Che cosa è la Gaiwan?

Viaggio intorno al tè vi porta alla scoperta della Gaiwan ovvero della tazza con coperchio, la teiera cinese

Oggi desidero parlarvi del tè in foglia e di un oggetto ancora per noi occidentali sconosciuto, la Gaiwan.

La Gaiwan viene utilizzata durante il Gong Fu Cha. Come leggerete dopo nell’articolo si tratta di preparare il tè con cura.

Esiste la differenza tra tè in foglia e tè in bustina?

Forse alcuni di voi vi sarete domandati se esiste tutta questa differenza tra il tè in bustina (in filtro) e il tè in foglia. Ebbene sì esiste tutta questa differenza che nemmeno io anni fa potevo immaginare. Il tè classico in bustina che tutti noi conosciamo, ovvero quello “dust” in polvere, ha un gusto standardizzato e che non deve cambiare da una produzione all’altra ed è stato concepito secondo il gusto inglese. Inizialmente è arrivato da noi il classico tè nero da macchiare con il latte poi, negli ultimi anni, sono arrivati anche le altre tipologie di tè. Se provate un tè in “polvere” e un tè in foglia, ovvero dove si vede la foglia “spezzata” o, addirittura intera, scoprirete che il sapore cambia come anche il metodo di preparazione.

Il tè nero indiano, come lo conosciamo in polvere, tendiamo con facilità a fargli superare il tempo d’infusione e a farlo diventare, di conseguenza, amaro e astringente, perfetto da bere macchiato con il latte, allo stile inglese. Molti pensano che il tè in bustina sia più pratico rispetto ad un tè in foglia ma si perdono la possibilità di scoprire certi tipi di tè, che vanno bevuti solo a foglia intera, o anche bere il classico tè nero indiano ma in foglia, vedi gli ottimi Darjeeling, i tè dell’Assam o di Ceylon.
Se noi compriamo il tè in polvere, a foglia spezzata o sbriciolata e più il tè non ci regalerà i suoi vari sapori. Per scoprirli bisogna “avventurarci” nel vero tè in foglia e infonderlo lasciandolo libero nella teiera, o nel pentolino, e poi filtrarlo in un’altra teiera, oppure utilizzare lo stile orientale.

La Gaiwan

Gaiwan con frase

C’è un metodo di preparazione, a noi ancora sconosciuto, ma che si usa da sempre in Cina e che consiste nell’utilizzare la tipica tazza con coperchio cinese, la Gaiwan.

La Gaiwan viene utilizzata come se fosse una teiera ma senza il becco ed è composta da tre parti: un coperchio, la ciotola e un piattino.

Qui nell’immagine trovate il significato della Gaiwan.

Come scegliere una Gaiwan

Quando si compra non si deve ragionare secondo il pensiero occidentale, ovvero scegliere una Gaiwan grande, pensando che quella da 150 ml sia troppo piccola. Tenete presente che in Cina si usano delle tazzine piccolissime di soli 30 ml per bere il tè. Questo perché loro hanno l’abitudine di bere il tè in purezza, ovvero senza aggiungere niente (zucchero, latte o limone) per poter meglio assaporare il sapore. Se ci pensate la stessa cosa la fanno gli amanti del buon vino. I 30 ml, strano ma vero, si bevono in tre sorsi dove ci si concentra a sentire i sapori.
Con una Gaiwan da circa 150 ml ci bevono 4 persone.

Un altro aspetto da considerare è la funzionalità in base alla vostra mano. Io, ad esempio, faccio un po’ fatica a maneggiare, quando è il momento di versare il tè, una Gaiwan da 300 ml.

La ciotola

Gaiwan
Gaiwan

La ciotola di solito è grande 100 ml ma può anche raggiungere la dimensione di 300 ml. Di solito il materiale è in porcellana ma può anche essere in vetro o in argilla. L’interno è sempre smaltato questo fa si che non assorbe i sapori delle infusioni precedenti, come avviene con la teiera in terracotta yixing, perfetta, invece, per questo scopo. Può essere utilizzato per tutti i tipi di tè ma è perfetto per le infusioni multiple dei tè oolong e i tè Pu’Er.

Coperchio

Il coperchio deve avere il pomello concavo al centro. Questo permette di disperdere il calore e di non bruciarsi il dito, quando lo appoggeremo sul pomello nel versare il tè. Inoltre, la cupola del coperchio deve essere concava in modo che l’aria, tra il liquore del tè e il coperchio, crei una copertura isolante.

Piattino

La funzione del piattino è quella anche di manico. Sì perché la Gaiwan ha la duplice funzione di teiera e di tazza quindi, quando la usiamo con questo scopo, dobbiamo essere certi che il piattino si adatti perfettamente alla ciotola in modo che quando incliniamo il piattino per bere dalla ciotola ci sentiamo sicuri nella stabilità.

Prossimamente vi parlerò di come si utilizza. Intanto vi posso dire che la quantità di foglie secche è circa un terzo della grandezza della ciotola e se consideriamo una Gaiwan di circa 150 ml. occorrono circa 5-6 gr. di tè.

Voi la utilizzate? Fatemi sapere con un commento qui sotto. Grazie in anticipo.

Buona Pasqua e buon #viaggiointornoalte

Barbara
31 marzo 2018

Qui potete leggere come si usa la Gaiwan.

PS: per chi volesse degustare il tè con la Gaiwan non esiti a contattarmi barbaravola@gmail.com

Buon #ViaggioIntornoAlTè

Grazie in anticipo a chi commenterà o condividerà. Ricordo che è sufficiente scrivere il nome, la mail (che non viene pubblicata) e il commento oppure essere loggati con FB.
Inoltre è possibile iscriversi via mail per non perdere gli articoli.

facebook/viaggiointornoalte
instagram/viaggiointornoalte
youtube – Viaggio intorno al tè – Barbara Vola

32 pensieri su “Che cosa è la Gaiwan?

  1. Siiii io uso la Gaiwan e mi piace molto !
    Ha un suo fascino preparare il Tē con questo metodo ed é anche un modo che
    Ci permette di sentire perfettamente i profumi e i sapori dei vari tipi di Té 🍵😉😀

    Piace a 1 persona

  2. Ciao Barbara! lo utilizzo il gaiwan soprattutto per i miei oolong ( non amo molto i Pu’Er). A quello in porcellana, preferisco il gaiwan in argilla con parte smaltata interna, perché rispetto il primo consente di rilasciare meglio gli aromi e i profumi che imprigiona durante l’infusione, mentre la parte bianca smaltata all’interno permette di apprezzare il colore del liquore nelle varie infusioni che si susseguono

    Piace a 1 persona

Qui puoi commentare e il tuo indirizzo email non sarà pubblicato

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.