L’ora del tè tra le rose inglesi

Viaggio intorno al tè, nella figura di Sabrina curatrice de il Roseto di Murta, vi porta a scoprire le rose inglesi e come dolce gli Shortbread

Il viaggio di oggi alla scoperta del mondo delle rose ci porta non solo nel Regno Unito, ma anche nel mio giardino privato che è nato, ormai una decina di anni fa dall’incontro con una rosa di questo gruppo ed è cresciuto negli anni arrivando ad ospitarne circa 50 varietà.

Un vero colpo di fulmine che ha stravolto la mia vita (in senso positivo), aprendomi le porte del meraviglioso mondo legato a questo fiore che mi dona ogni giorno ispirazione e bellezza. Quando si parla di Inghilterra e rose, un nome viene subito alla mente di chi un pochino se ne intende, quello di David Austin grandissimo ibridatore contemporaneo.

‘Crown Princess Margareta’

Le rose inglesi e David Austin

David Charles Henshaw Austin, nato nel 1926 nella contea dello Shropshire (dove ha sede la casa madre della sua azienda), ha iniziato la sua carriera di ibridatore un po’ per caso. Nato in una famiglia di appassionati di giardinaggio e di rose, ancora ragazzino decide di tentare l’avventura dell’ibridazione: l’incrocio di due piante per ottenere una nuova varietà. Dopo anni di tentativi, nel 1961 riuscì ad immettere sul mercato la sua prima rosa dedicata ad una famosa stylist dei primi del ‘900, Constance Spry, che fu subito accolta con grande entusiasmo. L’obiettivo che Austin si poneva era quello di creare nuove rose che unissero la forma e la fragranza delle varietà antiche con le caratteristiche degli ibridi di tè e delle floribunda, nelle cui vene scorre la linfa delle rose cinesi che, arrivate in Europa a fine ‘700, portarono con sé i geni della rifiorenza e nuove varietà cromatiche. 

‘Wollerton old hall’

Sebbene ufficialmente la Royal National Rose Society e la American Rose Society non abbiano ancora ufficializzato le rose di Austin come classe botanica, esse vengono da tutti classificate come Rose Inglesi o Rose Austin in quanto sono facilmente identificabili per la loro forma, ma soprattutto per le fragranze che variano dal profumo di rosa antica a sentori fruttati o speziati quali tè, incenso e mirra.

A inizio del 2000, lo stesso Austin ha suddiviso le sue rose in quattro categorie:

  • Old English Hybrids: rose dalla forma di rosa antica, ma rifiorenti, molto resistenti e con colori vari;
  • Leander Group: che spesso hanno come genitrice la Rosa Wichuriana, formano grandi cespugli o sono adatte a piccoli archi e pilastri;
  • English Musk Rose: incroci tra la rosa ‘Iceberg’ e le Noisettes;
  • Alba hybrids: alti cespugli che presentano fogliame scuro tipiche delle Rose Alba.
‘Tea clipper’

Dal 1969 la David Austin roses ha introdotto sul mercato oltre 160 nuove cultivar e, anche se Austin è mancato nel 2018, l’azienda continua a produrre meravigliosi esemplari che vengono presentati ogni anno alle mostre vivaistiche più importanti, tra le quali il Chelsea Flower Show di Londra. Ogni rosa ha un nome: membri della famiglia Austin, personaggi illustri, giardini famosi e, come accade con le rose antiche, dietro ad ogni nome si cela una storia da conoscere e raccontare. E’ un mondo affascinante, ve ne sarete accorti ormai!

‘A Shropshire lad’

Dato che siamo in Inghilterra, quale occasione migliore per gustare una buona tazza di tè Earl Grey accompagnata dagli Shortbread, i classicissimi biscotti al burro più British che ci siano? La ricetta è quella che uso da sempre e che ho inserito nel libro L’ora del tè in Liguria di cui sono co-autrice.

Shortbread nel mio giardino

Shortbread

Ingredienti:
150 g di burro
60 g di zucchero
150 g di farina

Procedimento:
Riscaldare il forno a 160°C in modalità statica. Tagliare il burro a dadini e unirlo allo zucchero nella planetaria, lavorandolo fino ad ottenere una crema morbida. Incorporare la farina lentamente.
Lasciare riposare in frigorifero per circa 20 minuti.
Nel frattempo, imburrare una teglia. Estrarre l’impasto dal frigo e stenderlo su una madia formando una mattonella dello spessore che si preferisce. Con una forchetta, praticare fori sulla sua superficie e infornare per 30 minuti. Trascorso questo tempo, estrarre dal forno e tagliare i biscotti mentre il composto è ancora caldo.

Buon tè e grazie per farmi sapere se conosci questi biscotti e quali di queste rose.

Sabrina Masnata
27 aprile 2024

Blog: Roseto di Murta
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17 pensieri su “L’ora del tè tra le rose inglesi

  1. mi.piaverebbe moltissimo visitare un roseto..bere un tea immersa nel profumo e nei colori..che meraviglia..

    buonissimi gli shortbread..non li ho più mangiati da quando ho scoperto la celiachia ma sicuramente esisteranno ricette cn farine senza glutine anche per questi biscotti 🍪

    buon week end a voi

    Piace a 1 persona

    1. Max spero che faccia bello. E’ un luogo particolare. Sono certa che riuscirai a cogliere degli angoli caratteristici per fare delle belle foto.
      E’ un luogo che merita di essere conosciuto anche solo per l’impegno che ci mettono i volontari che hanno sistemato questo luogo sacro.
      Io non potrò esserci ma, mentalmente sarò, con voi.
      Avviso Sabrina e, mi raccomando, presentati a lei

      Piace a 2 people

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