Viaggio intorno al tè: il tè per il giorno di Pasqua

In questi giorni nei Paesi dove si professa la religione Cristiana (protestante, ortodossa o cattolica) o nei Paesi dove vivono dei Cristiani, viene festeggiata la Pasqua.

Anche gli ebrei la festeggiano e per loro la Pesach simboleggia la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù imposta per secoli dai faraoni egiziani e il suo esodo verso la Terra Promessa. La Pasqua ebraica dura otto giorni ed è inizia la sera di lunedì 30 aprile e finisce la sera di martedì 30 aprile.

La Pasqua per i Cristiani, che celebra la risurrezione di Cristo, viene festeggiata in due date differenti è questo perché i Cristiani cattolici e protestanti utilizza il calendario gregoriano mentre i Cristiani ortodossi utilizzano il calendario giuliano.

La Pasqua ortodossa viene festeggiata nei Paesi dell’Europa orientale come la Grecia, Cipro, la Russia, la Romania, la Macedonia del Nord, la Bulgaria, l’Ucraina, Libano. Quest’anno cade il 5 maggio, più di un mese dopo quella cattolica. E’ raro che la Pasqua cattolica e protestante coincida con quella ortodossa. E’ avvenuto nel 2014 e la prossima volta avverrà nel 2025.
Il giorno di Pasqua cambia ogni anno ed è perché si festeggia la prima domenica successiva al primo plenilunio di primavera, questo per i cattolici e i protestanti che seguono il calendario gregoriano, introdotto da Papa Gregorio XIII nel nel 1582. Per gli ortodossi la data cambia in quanto usano ancora il calendario giuliano, che venne introdotto nel 46 a.C. da Giulio Cesare.

Il tè e la Pasqua

Come sappiamo il tè nasce in Cina e si è diffusa in tutto il mondo attraverso le antiche rotte commerciali e diventando una bevanda amata in tutto il mondo. La Cina, il Giappone, la Corea, l’India e il vecchio continente hanno il loro rituale di preparazione.

La Pasqua è un periodo di rinascita, di speranza, di riflessione e a seconda dei Paesi viene festeggiato con pranzi pasquali, celebrazioni religiose e festeggiamenti gioiosi per i bambini come la caccia all’uovo.
Bere una tazza di tè ci permette di creare un momento di riposo, di relax in mezzo alle attività frenetiche dei preparativi. Sebbene il tè possa sembrare estraneo alla Pasqua in realtà ha una connessione profonda con questa festa in quanto si offre calore e unione tra amici e/o famiglia. Offrendo una tazza di tè creiamo un’atmosfera rilassata.

Il tè per il giorno di Pasqua

Il tè può essere tranquillamente servito, soprattutto per chi è astemio, insieme alla colomba e, come avevo scritto anni fa, anche in abbinamento all’uovo di Pasqua e, quindi, al cioccolato.

Tutti possono bere una tazza di tè, perfino i bambini. L’importante è rispettare i dosaggi (acqua e tè), la temperatura e il tempo d’infusione come del resto fate quando cucinate un piatto di pasta. Ricordo che l’estrazione della teina avviene a 100° e che questa varia dal tipo di tè (Camelia sinensis var sinensis o assamica), da come le foglie sono state lavorate (intere, spezzate, polvere), se lo tenete poco o se ve lo dimenticate nella tazza.
Ai reggiani e ai parmigiani e parmensi (i primi sono quelli che abitano in città e i secondi sono quelli che abitano nella provincia) dico sempre “ma voi quando cuocete i cappelletti o gli anolini in brodo ve li dimenticate o prestate attenzione?” la risposta è chiaramente ovvia e allora aggiungo “allora perché la preparazione del tè non deve avere lo stesso riguardo della cottura di una pasta, di una verdura lessata?” Chiaramente questa frase la pongo anche a te che mi leggi.

Bere la tazza di tè offre due vantaggi:

• uno è quello del piacere che ci regala una tazza di tè (in purezza come un buon tè oolong, un tè bianco, un tè rosso cinese oppure un tè profumato al gelsomino o aromatizzato al bergamotto).
• L’altro è quello del benessere. Il tè grazie alla teanina, ci aiuta a rilassare, migliora la concentrazione e la buona digestione. Provate a berlo dopo un pasto abbondante e vedrete che non addormenterete sul tavolo e questo non a causa della teina. Ricordo anche che il rilascio della caffeina è lento rispetto a quando beviamo una tazza di caffè.

Il tè come simbolo di rinascita

La Pasqua è un momento di riflessione e di rinascita spirituale. Dopo i rigori dell’inverno la primavera ci da una sensazione di speranza di cambiamento, di rinascita. Il tè, con la sua storia antica, le sue proprietà benefiche può essere visto come simbolo di questo processo. Il tè è ricco di proprietà antiossidanti e rilassanti e questo può aiutare a rinnovare il corpo e lo spirito e, a tal proposito, ricordo che la gaiwan, la tazza dove si prepara il tè in Cina, significa “l’uomo tra cielo e terra” e a te capire il significato profondo di queste parole.

Il condividere una tazza di tè con amici e/o parenti porta gioia e gratitudine a tutti. Quindi non ci resta che festeggiare con una buona tazza di tè e ti auguro una Pasqua piena di gioia, di pace nel cuore che ci aiutano in questo momento di rinascita.

Buon #viaggiointornoaltè e #témozioniamoci.

Barbara
30 marzo 2024

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