Il tè in una tesi della Bocconi

A giugno 2017 sono stata contattata, attraverso la mia pagina Facebook Viaggio intorno al tè, tea , da una studentessa dell’Università Commerciale Luigi Bocconi, Eleonora P., che mi chiedeva se mi poteva intervistare perchè

stava scrivendo una tesi sul mercato del tè pregiato in collaborazione con giovani produttori di tè Cinesi. Chiaramente mi sono resa subito disponibile ad aiutarla e lei ha aggiunto che avrebbe scritto il mio nome tra le fonte d’informazione.

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Parlare al telefono con lei è stato molto piacevole e i giovani produttori di tè li conoscevo già di nome, una coppia giovane, lui italiano e lei cinese che hanno deciso, nel 2014 di comprare una foresta secolare ed incontaminata sui monti dello Yunnan, culla del tè.

La tesi ha trattato vari punti tra cui, naturalmente, l’analisi del mercato italiano.

In Italia il tè, sopratutto una certa fascia d’età, associa questa bevanda a quando si è indisposti con lo stomaco, influenzati o infreddoliti, del resto è anche giusto pensarlo, visto che questa bevanda fin dall’inizio in Cina è stata considerata salutare. Aggiungo, che vi è un’altra fascia d’età che lo beve per i suoi poteri antiossidanti o diuretici e, purtroppo, sono ancora in pochi a sapere che esiste una tipologia di tè che depura dal colesterolo e dalla glicemia, proprietà ben conosciute fin dall’antichità e dimostrata recentemente anche dalle ricerche scientifiche, la tristezza è che noi occidentali moderni abbiamo bisogno di provare quello che gli antichi hanno sempre sostenuto….

Desidero anche aggiungere che il tè, ancora adesso, viene consigliato dalla Medicina Tradizionale Cinese per le sue differenti proprietà ma in Oriente viene anche bevuto per scoprirne i suoi sapori e come gesto d’accoglienza.

Questa caratteristica del piacere di bere i tè in purezza è ancora poco diffusa in Italia dove, invece, si tende a prediligere i tè aromatizzati ma qualcosa, come si evince nella tesi, finalmente, sta cambiando. Vi è sicuramente un aumento dei consumi di tè aromatizzati e del tè verde ma anche dei tè puri delle altre varietà come il tè bianco, gli oolong, i Pu ‘Er. Le persone stanno scoprendo che non esiste solo il tè “classico” e vogliono scoprire e sperimentare nuovi sapori e, aggiungo, preparare il tè come si fa nei paesi d’origine.

Tesi Eleonora nomi

Eleonora P. sottolinea che negli ultimi anni sono nati tanti nuovi siti e blog dedicati al tè e ricorda che il mio è nato nel 2014 e posso assicurare che l’interesse sul tè sta aumentando su più fronti, anche quello di abbinarlo al cibo.

La cosa che si evince nella tesi è che il mercato è in forte crescita ma che la vendita dei tè di marca, quelli che troviamo nei supermercati, sta diminuendo a favore di aziende più piccole che offrono una qualità superiore. Alcune di queste ditte offrono addirittura tè in bustina ma di qualità , ovvero in foglie e non più “dust“, in polvere come i tè che ci hanno sempre proposto le marche che tutti noi conosciamo.

Per avvicinarsi a questo bellissimo mondo di tè sfusi, in foglia, bisogna avere la fortuna di partecipare ad una serata con amici già appassionati, riceverlo come regalo o avere la fortuna d’imbattersi in un negozio specializzato gestito da una persona che ti sappia incuriosire e spiegare, naturalmente, il prodotto.

La tesi continua come continua il #viaggiointornoalte.

Grazie ancora Eleonora P. per avermi contattata.

Buona tazza di tè a tutti voi,

Barbara
26 marzo 2017

14 pensieri su “Il tè in una tesi della Bocconi

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