Sabrina de Il Roseto di Murta ci fa scoprire le rose dell’Afganistan e Mele alla torta
L’articolo di questo mese ci porta lontano ed è, forse, un po’ insolito rispetto al solito per il luogo che racconta. Un paese che, molto tristemente, si associa a fatti tragici, specialmente in questo ultimo periodo in cui è tornato alla ribalta: l’Afghanistan che sembra non poter conoscere la pace. Ma, anche in un luogo così devastato e devastante, si può trovare e coltivare bellezza. L’ho scoperto facendo ricerche sulla presenza di rose in questa regione per un progetto legato al Roseto di Murta.
La cultura del giardino (e del tè, come ci racconterà Barbara) è profondamente radicata nel cuore degli afgani. Il clima di alcune zone di questa regione asiatica favorisce la coltivazione di verdure e fiori. Sto leggendo il bellissimo libro ‘War Gardens‘ della giornalista e fotografa americana Lalange Snow che ha raccolto diverse testimonianze su come la cura di un giardino sia una pratica usata in paesi in guerra per ritrovare quel po’ di serenità e di pace interiore che i conflitti cancellano. Diverse pagine e immagini del libro sono dedicati a Kabul e ad altre località afgane dove, nonostante tutto, il verde e i fiori prosperano regalando normalità a chi li coltiva.
Oltre ad essere un luogo favorevole alla coltivazione, l’Afghanistan è la culla di alcune specie di rose usate in processi di ibridazione che hanno prodotto diverse varietà orticole in commercio. Prima fra tutte la Rosa moschata, una delle madri delle Rose Noisette di cui ho già scritto. Portamento rampicante, mazzi di roselline a fiore semplice e una buona rifiorenza sono le caratteristiche di questa specie nativa di diverse aree di Asia e Medio Oriente e da lì diffusa in tutto il mondo.
Le rose dell’Afghanistan
Due specie di rose native dell’Afghanistan sono la Rosa ecae Atchinson e la Rosa beggeriana che vi mostro nelle foto seguenti.
Altra rosa da sempre coltivata in Afghanistan e in molti altri paesi limitrofi è la Rosa damascena, nota dall’antichità per il suo profumo e per i prodotti che da essa si ottengono, primo fra tutti l’olio essenziale ingrediente di preziosi prodotti cosmetici. Negli ultimi anni sono stati avviati alcuni progetti solidali per convertire i campi di papavero da oppio in campi di coltivazione di rose damascene per liberare gli agricoltori dal mercato del narcotraffico. Purtroppo, a causa del ritorno dei Talebani al potere, questi progetti sono stati annullati.
In questa carrellata sulle rose afgane, non posso dimenticare che il flusso di nuove specie scoperto in Cina dagli esploratori botanici a fine ‘700 e diretto verso l’India e, poi, l’occidente, molto probabilmente passò anche da qui naturalizzando molte rose all’interno dei giardini afgani e intrecciandosi a quei percorsi che anche il tè ha fatto nel corso della sua storia.
Mele alla torta
Come sapete, i miei articoli si chiudono sempre con una ricetta e quella di oggi ci introduce alla stagione autunnale e non poteva che essere a base di mele. Ce la propone la mia amica Valeria Poggi, una delle autrici del libro L’ora del tè in Liguria, Sagep edizioni, che finanzia il progetto del Roseto di Murta. La gustiamo con un buon tè nero indiano, un Assam magari per avvicinarci ai sapori familiari per l’ora del tè afgana.
Mele “alla torta”
Ingredienti:
4 mele
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaino di cannella
1 noce di burro
80 g di zucchero
2 uova
100 g di latte
200 g di farina 00
½ bustina di lievito per dolci.
Procedimento:
Rivestire una teglia da 24 cm di diametro con carta forno. Accendere il forno a 180 gradi statico. Mettere la noce di burro nella teglia rivestita e mettere in forno.
Nel frattempo, pelare e affettare le mele a fette sottili.
Estrarre la teglia dal forno e con l’aiuto di un pennello da cucina spalmare il burro sciolto sulla carta da forno.
Disporre le mele a fette su tutta la superficie della teglia a raggiera, spolverarle con lo zucchero di canna e il cucchiaino di cannella.
In un mixer montare le uova con lo zucchero per qualche minuto, poi aggiungere il latte. Mescolare ancora e infine aggiungere farina e lievito. Quando il composto sarà fluido e ben omogeneo versarlo sulle mele nella teglia coprendole tutte.
Infornare per circa 25 minuti.
Una volta raffreddata,spolverare la torta con zucchero a velo e servire.
Buona ora del tè
Sabrina
18 settembre 2021
IG: Garlands of Hearts
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Blog: Garlands of Hearts
Blog: Roseto di Murta
IG: L’ora del tè in Liguria
#loradeltèedellerose #rosetodimurta #iltèunisce
Conoscevo solo la damascena..gli altri tipi di tosa afgane a me ignote fino ad oggi .
Sempre molto interessante seguirti…
Buon weekend
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E’ interessante notare come molte specie di rose siano native della zona asiatica e in particolare di paesi con grandi problemii geopolitici. Forse la natura sapeva che quelle terre meravigliose meritavano un tocco di bellezza in più. Tutta la fascia che va dal Medio Oriente alla Cina, passando per India e, appunto, Afghanistan hanno una forte tradizione culturale legata alle rose e al tè. Mi sembrava interessante approfondire. Grazie per i tuoi commenti sempre molto gentili.
Sabrina
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🙂
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