Il tè per i lavoratori e la Tea Lady

Viaggio intorno al tè vi porta a scoprire il tè per i lavoratori e la figura della Signora del tè

Il tè ci porta a scoprire tante culture, tradizioni, storie ed eccoci qua a scoprire la figura della Tea Lady, la Signora del tè.

Inizialmente in Gran Bretagna solo la classe agiata riusciva a bere il tè in quanto costava molto caro. Nel 1784 il Parlamento inglese emanò la “Commutation Act“, ovvero la tassa sul tè scese dal 119 al 12,5 per cento. Per combattere il contrabbando e aiutare le casse della Compagnia Inglese delle Indie Orientali, il mercante del tè Richard Twinings suggerì di emanare questa legge. Si agevolò così l’importazione del tè dalla Cina che veniva scambiato con l’oppio e che veniva prodotto nel Bengala (India). La riduzione del prezzo portò a quadruplicare la vendita del tè e permise così alla fine del secolo che la bevanda venisse bevuta sia dai ricchi che dai poveri.

La nascita del “dinner”, dell’Afternoon Tea e dell'”High tea”

Fino alla metà del XVIII secolo i benestanti inglesi avevano l’abitudine di cenare (dinner) ovvero di fare il pasto principale della giornata, quando era ancora giorno e di solito era verso le 14:00. Con l’avvento della luce artificiale la cena si spostò sempre più tardi fino a raggiungere le 18:00 e le 19:00. Si avete letto bene la parola “dinner” inizialmente veniva usata per indicare il pranzo e proprio questa settimana ne ha anche parlato il telegiornale di RAI2. Questa cosa l’avevo imparata nel 2017 quando andai a sentire parlare Jane Pettigrew dell’Afternoon Tea presso “La Cucina Italiana” a Milano. Naturalmente la scuola della famosa rivista ci preparò la merenda pomeridiana tipica inglese e Jane ci spiegò anche il galateo del tè. Vi ricordate vi avevo parlato di quell’evento in questo articolo.
Per coprire il buco che c’era tra la prima colazione e la cena cominciò ad essere servito del pane con burro, come facevamo anche noi una volta la merenda, magari anche con una spolverata di zucchero, oppure dei biscotti o dei dolci. Nacque l’Afternoon tea, ovvero la merenda del pomeriggio.

Nel XIX secolo venne introdotto dalla classe operaia l’High Tea dove veniva servito, nel tardo pomeriggio, un pasto più sostanzioso appena si rientrava dal lavoro. L’High Tea comprende carne fredda, sandwich, “pie” (pasticci) ovvero delle torte salate, dolci e l’immancabile tè nero. Questa abitudine venne poi presa dalla borghesia.
Per approfondire ecco qui un mio vecchio articolo sull’Afternoon Tea e l’High Tea dove vi parlo anche del Cream Tea.

Il tè bevanda per tutti

“Morning” di Richard Houston 1758

All’inizio del 1900 il tè divenne la bevanda principale della prima colazione. Fino ad allora, la classe agiata aveva l’abitudine di bere il gin e il tè arrivò a sostituirlo. In questo periodo il 94 per cento della classe operaia beveva il tè a colazione.

Durante la pausa della metà mattina il 50 per cento della popolazione beveva il tè e questo accompagnava il cibo durante la pausa pranzo. Nel pomeriggio la classe operaia e la piccola borghesia cominciò ad imitare la borghesia facendo la merenda pomeridiana (l’afternoon tea) in quanto era un modo economico di ospitare vicini e amici.

La nascita della pausa tè

Durante il periodo Vittoriano (1837-1901), per molte famiglie povere, era difficile riempire lo stomaco. Molti giovani uscivano di casa al mattino mangiando patate e bevendo una tazza di tè. Il pranzo era fatto da pane secco e, se erano fortunati, di un pezzo di formaggio. Alla sera ancora patate e tè.

Gli operai e i contadini, durante il giorno, erano soliti bere la birra ma nel 1878 un proprietario terriero, T. Bland Garland, decise di dare da bere ai propri dipendenti del tè in quanto pensò che era meglio questa bevanda per spegnere la sete. Inoltre, gli aumentò la paga e fornì loro il tè da bere anche a casa in modo che non andassero a bere la birra in qualche locale. Diede questo suggerimento anche agli altri agricoltori e Sir Philip Rose notò che i suoi contadini, alla fine della giornata, erano in una condizione migliore, meno imbronciati e anche l’indomani mattina arrivavano in forma.

In tutto il Paese per i contadini, i minatori, gli impiegati, per i pescatori il divenne la migliore bevanda da bere tutto il giorno e chiaramente veniva servito con zucchero e latte per renderlo più energizzante.

Durante il ventesimo secolo il tè fu per gli impiegati la bevanda che li accompagnava durante la giornata lavorativa e in qualche posto veniva dato con pane e burro.

Con il passare del tempo l’orario di lavoro venne ridotto e se prima della Prima Guerra Mondiale gli operai rientravano a casa alle 18:00-18:30 per fare l’Higt Tea, tra il 1930 e il 1940 questo venne anticipato di un’ora.
In questo periodo anche la classe media e la borghesia iniziò a consumare l’Higt Tea soprattutto durante il week end e durante i party in casa.

La “Tea Lady”

Tea Lady

Nel 1925 comparvero nelle fabbriche, negli uffici e negli ospedali le “Tea Lady” che spingevano un carrello con il tè, il Tea Trolley, questo perché si risparmiava tempo a prepararlo prima in mensa e poi servirlo.
Inoltre, prendendo l’ordine dai dipendenti si imparava a conoscerli. La “Tea Lady” divenne uno degli impiegati più apprezzati perché distribuiva tè, caffè e biscotti ai dipendenti.

Le signore le si potevano trovare in molte aziende. Il loro ruolo era quello di far aumentare la produttività, come era già stato dimostrato nel lavoro nei campi, e servivano il tè due volte al giorno. Sapevano i gusti dei colleghi e, soprattutto, parlavano con loro delle loro famiglie mentre gli serviva il tè.

Nel 1943 le mense delle fabbriche garantivano agli operai un pranzo, ad un prezzo scontato, decente e abbondante tè in modo da aiutarli ad aumentare l’efficienza che lo sforzo bellico richiedeva in quel periodo.


Nel 1960 lentamente, con l’avvento delle macchinette per il caffè, le Tea Lady scomparvero. Visto che il tè assumeva il sapore del carta o della plastica dei bicchieri i dipendenti cominciarono a bere caffè o la cioccolata calda. Da lì a poco cominciarono ad organizzarsi creando un angolo con il bollitore elettrico e le bustine di tè.

La figura della “Tea Lady” non la si trovava solo in Gran Bretagna ma anche in America, in Nuova Zelanda e in Australia dove gli annunci di lavoro apparvero subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e si offriva un lavoro dalle 11:00 alle 16:30 per cinque giorni alla settimana. E’ una figura che era tenuta con grande affetto e a molti è dispiaciuto che fosse sostituita dalle macchinette.


Per fortuna, come potete vedere su Twitter, 2019, Presso la Nisa Retail, grossista di generi alimentari inglese, hanno ancora la Tea Lady con il suo Tea Trolly sponsorizzato.

Tea Lady presso Nisa Retail

Ecco qui un articolo del New York Time dove parla dei giocatori di calcio inglesi e della figura della “Tea Lady”.

La pausa è un costo o produce produttività?

In Italia abbiamo la pausa caffè mentre in Gran Bretagna hanno la pausa tè che per molti datori di lavoro viene considerata una seccatura, un costo, una perdita di tempo.
Questa pausa permette ai lavoratori di allontanarsi dalla scrivania per qualche minuto per sgranchirsi le gambe e di rilassare la mente magari facendo una chiacchierata veloce con i colleghi. Questo garantisce la salute e la sicurezza dei lavoratori. Solo per questo non dovrebbe essere quindi considerato una spesa! Inoltre, gli studi dimostrano che la pausa aumenta la produttività, riduce i rischi di infortunio e crea, cosa non da poco, legami sul posto di lavoro aumentando così anche il morale. Se una persona ha il morale migliore lavora meglio.
Quindi ben venga la pausa caffè o tè. Anzi ricordo che il , grazie all’amminoacido L-Teanina fa rilasciare più lentamente la teina (caffeina) e questo non fa eccitare, aiuta a stare vegli mentre si lavora e aiuta la digestione dopo il pranzo.

Everything stop for Tea – Ogni cosa si ferma per il Tè

In Gran Bretagna la pausa tè è alle 11:00 e alle 16:00 e tutto si ferma in quel momento. C’è anche una vecchia canzone cantata dall’attore e cantante scozzese Jack Buchanan (1891-1957) che ha lavorato per il regista Vincente Minelli e con l’attore Fred Astaire nel film musicale “Spettacolo di varietà”. Ecco il testo della canzone:

Every nation in creation has its favorite drink.
France is famous for its wine; it’s beer in Germany.
Turkey has its coffee, and they serve it blacker than ink.
Russians go for vodka, and England loves its tea.

Oh, the fact’ries may be roaring with a boomalacka zoomalacka whee,
But there isn’t any roar when the clocks strike four.
Everything stops for tea.

Oh, a lawyer in a courtroom, in the middle of an alimony plea,
Has to stop and help ‘em pour when the clock strikes four.
Everything stops for tea.

It’s a very good English custom, though the weather be cold or hot.
When they need a little pickup, you’ll find a little teacup
Will always hit the spot….

Now I know just why Franz Schubert didn’t finish his Unfinished Symphony.
He might have written more but the clock struck four.
Everything stops for tea.


Adesso vi racconto un aneddoto dietro alle riprese del famoso film di “Guerre Stellari” (Star Wars) di George Lucas. Jonathan W. Rinzler scrive nel suo libro “The making of Star Wars” che nel 1976 Lucas stava girando il film presso gli studi della EMI in Gran Bretagna era sconcertato per le abitudini di lavoro della produzione. Questi rispettavano al minuto gli orari di lavoro e le pause del tè, che erano alle 11:00 e alle 16:00, e le riprese si interrompevano di colpo, anche se le cose erano a metà scena. Come vedete neanche Dart Fener riusciva a fargli ritardare la pausa del tè.

Buona pausa con una tazza di tè.

Barbara
07 agosto 2022
#viaggiointornoaltè #tèmozioniamoci #lasignoradeltè

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youtube – Viaggio intorno al tè – Barbara Vola

Le foto sono state prese nella rete e spero nella comprensione degli autori. Il mio intento è solo quello di divulgare la notizia. Nel caso lo riteniate opportuno è sufficiente scrivermi e io la/le toglierò.
Le fonti storiche: Jane Pettigrew, Bruce Richardson, Rupert Faulkner .

7 pensieri su “Il tè per i lavoratori e la Tea Lady

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