Il tè sui quotidiani

Viaggio intorno al tè vi porta a conoscere alcune cose errate viste sui quotidiani

Chi mi conosce sa come per alcune cose sono molto tollerante e accogliente e come su

altre divento rigida e intransigente e queste due mie caratteristiche li applico anche nel mondo del tè. Credo anche che queste mie caratteristiche siano comuni a molte persone. Ad esempio con la mia iniziativa #LontanoMaViciniConTè ho ricevuto una foto che io trovo molto bella e dove si vede una bustina di tè. Sono sicura che ad alcuni avrà dato fastidio. Io invece sono stata accogliente e spero che questa persona passerà a bere del tè in foglia.

Laura Maldini 11 mar

Ai più, in Italia, il mondo del tè è sconosciuto. Alcuni rimangono fermi nel non volere assaggiare il tè, altri si avvicinano al tè magari bevendo quello in bustine e, se sono fortunati e conoscono chi promuove il mondo del tè possono dopo iniziare a bere il tè in foglia fino ad arrivare a bere tutte le tipologie di tè.

Divento invece intollerante quando leggo delle cose inesatte sui giornali (quotidiani e riviste).
Mi domando perché per scrivere certi articoli non vengano interpellate persone che promuovono questa bevanda. Persone che hanno studiato a 360° questa bevanda. In Italia abbiamo persone che la conoscono molto bene quali Barbara S., Gabriella L. o Stefania G. e che sono a capo di Associazioni di tutto rispetto. E’ vero loro come me portiamo avanti prettamente il piacere di bere una buona tazza di tè ma se vengono interpellate sanno benissimo parlare dei benefici del tè.

L’altro giorno, il 19 ultimo scorso, mi è capitato l’inserto del Corriere Salute del quotidiano “Corriere della Sera”. Una volta letto l’articolo mi sono messa le mani nei capelli in quanto il titolo, “La cerimonia del tè”, era fuorviante visto che si parlava di tutto tranne che di cerimonia. Ma con il titolo hanno fatto azione di marketing, visto che si sa quanto sia diventato famosa in Italia la cerimonia giapponese. Con il sottotitolo “Tipi e miscele che fanno bene (o male)” hanno fatto terrorismo psicologico. Terrorismo perché NON c’è nessun tè che fa male alla salute e su alcuni argomenti ci sono pareri molto contrastanti.

Idee poco chiare sul tè

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tè bianco

Poi si legge, dalla parole della stessa persona, e come potete ben vedere da un medico che il tè bianco prende il nome dalla peluria delle foglie e poi dice che i nomi dei colori del tè sono stati dati dal colore dell’infusione. Diciamo che sono vere entrambe ma vanno meglio specificate. Inoltre, il tè Oolong, non corrisponde a nessun colore e neanche il liquore (il liquido che si beve) non può essere “catalogato” quindi è stata troppo semplificata questa classificazione. Infatti, nel mio articolo su i colori del tè non mi addentro nella spiegazione che, invece spiego ai miei “Percorsi sul tè con degustazione”.

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tè bianco

Ma il tè Genmaicha è un tè giallo o verde?

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i “nuovi” colori del tè….

Sui colori bisogna proprio dire che c’è una gran confusione e vediamo il caso del tè giapponese Genmaicha. Credo che bisognerà informare il popolo del Sol Levante che quello che credono essere un tè verde fatto con riso soffiato e tostato, è in realtà un tè giallo e quindi cinese ma non so come prenderanno la notizia ….. (sto chiaramente scherzando).
Del resto come dare torto a chi ha scritto la didascalia sotto alle foto…. se lo guardate bene il tè Genmaicha appare a tutti gli effetti di colore giallo…… Quindi informo chi vende il tè di correggere il nome attaccato alla latta contenente il tè e anche le etichette che si mettono sulle buste quando si vende il tè sciolto. Non oso immaginare il lavoro immane che dovranno affrontare tutte le ditte che vendono il tè nel cambiare le etichette …. (sto chiaramente scherzando).

Poi guardate la foto messa sotto al tè bianco…. a me sembra tanto un tè verde ma ormai non so più i colori del tè….
Il tè Oolong (drago nero) l’hanno chiamato blu…. beh magari il nome corretto in italiano è “blu verde” oppure “verde azzurro” tradotto dal nome francese (bleu-vert)…

Tè rosso, tè nero, tè black, tè scuro, tè dark, rooibos

Se guardate sempre la foto del giornale il tè black è stato tradotto in tè nero ma il tè dark non l’hanno tradotto in scuro….

Poi sempre per voler sottolineare….. il più fermentato è il dark, lo scuro, ovvero i tè conosciuti anche con il nome di Pu’Er. Il tè nero, come hanno scritto sempre sotto alla dicitura, non è un tè fermentato.

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tè Pu’Er
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Rooibos

Se andiamo su internet e cerchiamo tè rosso e tè Pu’Er qui tutti, a parte Wikipedia che li spiega in maniera corretta, li chiamano erroneamente in questa maniera:

  • il rosso dei cinesi chiamato dagli inglesi nero (black), il tè completamente ossidato, viene chiamato erroneamente rooibos…
  • il nero cinese, il tè scuro, chiamato dagli inglesi dark, il tè nero fermentato, conosciuto anche con il nome di Pu’Er, viene chiamato erroneamente tè rosso.

In pratica in Italia e in Spagna abbiamo invertito così questi due colori e spero che qualcuno mi spieghi il perché, visto che tutti quelli che hanno studiato questa bevanda, chiamiamo i tè come nel mio articolo menzionato qua sopra.
Per rosso in Italia si intendono tre cose e solo una di queste è giusta: tè rosso cinese, tè rosso rooibos e tè rosso Pu’Er….. Propongo di chiamare gli spaghetti in spaghi oppure spagoni oppure, visto che la fantasia non ci manca, si accettano altri nomi con cui cominciare a chiamarli; se no possiamo chiedere agli stranieri di cominciare a cambiarci il nome.

Tea Sommelier COLORI DEI Tè

A sostegno di quanto affermo vi invito a leggere il mio articolo su i colori del tè e a guardare questa pagina del libro presa da “Il Tea Sommelier” scritto da Jane Pettigrew. Per chi non la conoscesse è la “guru” del tè inglese…… a voi trarre le dovute considerazioni.

Divulgazione del tè

Credo che ci sia un forte bisogno di promuovere le basi del tè e soprattutto il nome corretto dei tè.

Ora nel mondo del tè ci sono persone che si occupano di tutto, dal promuovere le basi del tè, ovvero far avvicinare a questo bellissimo mondo le persone, come facciamo ad esempio io o la collega Toscana Nina. Poi ci sono quelli che promuovo i tè pregiati e poi chi addirittura insegna la Cerimonia del tè giapponese. Bene siamo tutte figure importanti e che tra noi ci completiamo. Come negli ospedali, di cui tanto si parla in questo periodo, il successo dei medici non può esserci senza gli infermieri e il personale di pulizia. Sono tutte figure di un puzzle e senza uno di questi pezzi il lavoro farebbe molto fatica ad andare avanti.

Dopo oltre 5 anni, mi sono decisa a pubblicare solo oggi questo video che mi aveva fatto un mio carissimo amico, Antonio che io poi, per varie ragioni, non avevo mai voluto pubblicare. Chiaramente per far avvicinare le persone anch’io, come Nina, avevo fatto un video per far avvicinare le persone al mondo del tè.

Buona tazza di tè e buon #ViaggioIntornoAlTè e #Tèmozioniamoci

Barbara
22 marzo 2020

Corriere della Sera inserto di Torino – I colori, il tè Valdese, Protea Academy

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Oggi 29 marzo ricevo foto dell’inserto del Corriere della Sera di Torino. Qui l’articolo è stato scritto da una giornalista che sicuramente ha parlato con qualcuno che conosce bene il mondo del tè e quindi, come potete ben vedere, i nomi dei colori del tè sono corretti…..
Ho voluto cerchiare nella foto la parte dove parlano della tradizione del tè nelle Valli Valdesi di cui io ve ne avevo parlato nel febbraio 2017. Come vedete è una tradizione ben conosciuta nella prima capitale italiana. Io poi, nel 2019, vi avevo parlato delle Piantagioni di tè in Italia. Nell’articolo viene menzionata la Protea Accademy e anche di questo ve ne avevo parlato in La European Tea Show presso Gourmet Food Festival a Torino.
Buona lettura,
Barbara

4 pensieri su “Il tè sui quotidiani

    1. il problema non sono tanto i giornali ma le persone….. si tende a dare valore alle parole di un medico e di un naturopata invece di un Tea Sommelier e Tea Blogger……
      Io ho avuto il coraggio di pubblicare il mio breve video dopo tutti questi anni e sai il perché? Perché esistono delle persone del mondo del tè che lo avrebbero giudicato solo per il fatto che avevo spiegato come fare un tè aromatizzato…. Invece di apprezzare che stavo spiegando come fare un tè in foglia. Mi sono stancata di questo estremismo e il classismo che c’è anche nel mondo del tè. Buona tazza di tè 😀

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