Il tè un pomeriggio a Teatro

Viaggio intorno al tè presso il Caffè Teatro di Gonzaga (MN)

Domenica scorsa ho avuto il piacere di parlare del tè a Gonzaga (Mantova) presso il Teatro Comunale.

Inizialmente l’evento doveva essere presso il Caffè Teatro ma, visto le adesioni, il gestore del Caffè, Davide, ha pensato di farlo direttamente sul palco del Teatro.



Entrando nel teatro ho trovato questo bellissimo servizio che potete vedere nella foto qui sopra.

Fare un evento sul palco è stato per me la prima volta ed ero molto emozionata. La cosa più bella è stata vedere una mia amica, con sua sorella e suo marito. Alcune di queste foto, che vedete qui nell’articolo, sono state loro a farmele.


Davide, uno dei soci de il Caffè Teatro di Gonzaga ha allestito il palco con tutto il necessario per permettermi di preparare i tè che avrei poi fatto degustare.



Al mio fianco c’era Fabio Bortesi de Il Tarasacco. Io e Fabio ci conosciamo ormai da diversi anni e abbiamo già fatto un evento assieme due anni fa presso la Fiera Millenaria.


Il Tarassaco e Viaggio intorno al tè
Fabio Bortesi e Barbara Vola

L’evento è durato un’ora e mezza. Le persone sono rimaste contente e sorprese di scoprire che il tè non è così semplice da infondere, come un tè in bustina, ovvero non tutti i tè verdi vanno preparati alla stessa temperatura o infusi con lo stesso tempo. Il tè ha le sue variabili né più e né meno come ogni alimento che cuciniamo. Il tempo di cottura di un alimento cambia se viene lessato o cotto al vapore e ogni verdura ha il suo tempo. Non dovrebbe, quindi, sorprendere le variabili del tè. Tutto si impara né più e né meno come abbiamo imparato a scrivere, a guidare. E’ vero all’inizio può spaventare ma è anche vero che ho voluto dare tante informazioni proprio per far capire che dietro a questa bevanda c’è storia, geografia, culture, colori e sapori. Tutte queste cose si possono apprendere e, come tutto, percorrendo un passo alla volta e guidati attraverso i miei corsi.

Non mi resta di ringraziare Fabio e Davide e spero che questo sia stato solo il primo di altri eventi e desidero ricordare questa frase del monaco coreano:

Per decidere se un tè è buono oppure no,
si deve esaminare il colore, il profumo, e il sapore dell’infuso.
Il colore perfetto è quello delle prime foglie che spuntano a primavera;
il profumo è come quello che emana un bambino.
Il sapore non può essere descritto ma si può riconoscere con l’esperienza.
Il tè si beve per dissetarsi, per assaporarne il gusto o semplicemente per trascorrere un momento tranquillo ad apprezzare le porcellane e l’atmosfera generale che accompagna l’atto di consumarlo.
Mentre si sorseggia l’infuso non è necessario avere uno stato d’animo particolare, tranne quello di riconoscenza.
Per sua natura, il tè non pone problemi, non discrimina e non fa differenze.
Semplicemente, è.

Venerabile Popchong Sunim

Non siamo noi a discriminarlo ma lasciamoci avvicinare e conosciamolo.

Buon #viaggiointornoaltè #tèmozioniamoci
Barbara
28/11/2021

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10 pensieri su “Il tè un pomeriggio a Teatro

  1. “Il tè si beve per dissetarsi, per assaporarne il gusto o semplicemente per trascorrere un momento tranquillo ad apprezzare le porcellane e l’atmosfera generale che accompagna l’atto di consumarlo”.
    Questa frase è proprio bella e dice tanta verità! E’ questo il motivo per cui ci piace il tè, probabilmente.
    Sul fatto della discriminazione invece non sono d’accordo, poiché sono stata in Malesia e ho sentito parlare delle difficili condizioni dei coltivatori di tè. Oggi cercano di tamponare la situazione, ma non sono certa che non ci sia alcuna forma di discriminazione dietro la produzione di tè. Che ne pensi?

    Comunque, riguardo all’evento, deve essere stato davvero suggestivo con la location del teatro… Immagino l’emozione e la soddisfazione. Una bella idea!

    P.S. Molto originale l’anello nella foto della locandina! 🙂

    Piace a 1 persona

    1. Lucia, sono felicissima che ti sia piaciuta la frase.

      Per quanto riguarda la discriminazione intendo di non farci spaventare dall’avvicinarci al tè in foglia per le sue variabili della preparazione.

      Purtroppo le condizioni lavorative sono vere ed è tristissimo. Per fortuna non è dappertutto così. Del resto, anche se non è giustificativo, questo avviene anche da noi e anche in ambito segretariale e non solo in ambito agricolo.

      La location era veramente bella.

      Adoro quell’anello fatto con un vecchio bottone e che mi ricorda i cappelli cinesi. Lo comprai ad un mercatino a Parma, purtroppo non ho più incrociato quella persona

      Piace a 2 people

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