La rosa al profumo di tè

Viaggio intorno al tè, nella figura di Sabrina, vi porta a scoprire le rosa al profumo di tè e la ricetta della torta di riso della Giannina

Con quest’articolo chiudiamo il discorso delle ricette autunnali, dal punto di vista occidentale. Lo so che vi sembrano strane queste parole ma, energeticamente parlando, siamo entrati da tempo nell’inverno perché, se osservate gli alberi, a gennaio, vedrete che inizia già la manifestazione della primavera e alcuni alberi cominciano a mostrare le loro gemme.
Vi lascio all’articolo di Sabrina che ci fa scoprire la capostipite delle Rose tè.
Buona lettura e buon #ViaggioIntornoAlTè #Tèmozioniamoci
Barbara

Ben tornati a questo appuntamento con l’ora del tè e delle rose. Siamo quasi alla fine di questo autunno che qui a Genova, grazie al clima, è stato una lunga primavera. I giardini hanno continuato e continuano a regalarci dalie, zinnie, crisantemi e naturalmente rose. Noi ormai siamo abituati a vederle rifiorire in continuazione, le rose moderne sono infatti capaci di fioriture ininterrotte: in questo mio spazio vorrei farvi capire la meraviglia che provarono i botanici e gli appassionati che, a partire dal 1700 e probabilmente anche prima, si imbatterono nelle rose cinesi. Queste, a differenza di quanto facevano quelle, per così dire, occidentali a fioritura unica, continuavano a produrre fiori, praticamente senza mai smettere. L’introduzione di queste rose in Occidente e il loro utilizzo nei processi di ibridazione, con esemplari già noti in Europa e non solo, fu una vera e propria svolta nel mondo della botanica, in linea con il vento di rivoluzione che  in quel periodo stava soffiando sul mondo. 

Rose tè

La rosa che vi presento oggi, oltre ad essere bellissima, ha avuto un ruolo molto importante nella creazione di una classe di rose il cui nome, sono sicura, vi piacerà: le ‘rose tè’.

Prima di raccontarvi di questa meraviglia, una precisazione. Nel linguaggio comune, spesso, si usa il termine ‘rosa tea’ (dall’inglese ‘tea’, cioè appunto ‘tè’) per identificare anche le rose che acquistiamo dal fioraio. Quelle a stelo lungo, con un unico grande bocciolo che, ahimè, spesso non si schiude. Beh, dimenticatele, perché le vere rose tè sono tutta un’altra storia. Le rose che acquistiamo sono il risultato di un lunghissimo processo evolutivo, volto a soddisfare le esigenze del mercato dei fiori recisi, la cui storia parte dalle rose cinesi e passa dalle rose tè, certo,  senza però mantenerne praticamente alcuna caratteristica.  Nelle tappe che seguiranno cercherò di raccontarvi meglio di questo gruppo di rose meravigliose che sono andate un po’ perdute, purtroppo, ma che meritano di essere riscoperte e introdotte nei nostri giardini perché, con la loro presenza aristocratica, li renderanno preziosi.

Ma torniamo alla rosa di oggi. Come al solito, vi chiedo di chiudere gli occhi e fare un salto nel tempo. Ci troviamo di nuovo nella zona commerciale del Tamigi dove approdano i vascelli arrivati dalle colonie. E’ il 1809 e ad attendere la merce troviamo anche un incaricato di Sir Abraham Hume che, oltre ad essere uno dei rappresentanti della camera dei Lord più influenti del momento, è anche un appassionato collezionista di piante. La cassa, spedita da un esponente della Compagnia delle Indie orientali, probabilmente tra oggetti vari e confezioni di , contiene una nuova rosa. Ora, la leggenda vuole che, aprendo quella cassa, si sia sprigionato un intenso aroma di tè attribuito proprio alla fioritura di questa nuova varietà di rosa cinese che, fu poi chiamata ‘tea-scented’ cioè  appunto all’aroma di tè. E’ inverosimile che le piante presenti nella cassa potessero essere fiorite, anzi è più probabile che non si trattasse di piante vere e proprie ma di talee o addirittura di semi. Vero è che il primo vivaista, che riuscì a coltivare con successo la nuova rosa e ne poté ammirare la prima fioritura, rimase colpito dalla fragranza dei suoi fiori, davvero molto profumati, con toni fruttati e un vago sentore di tè, come quello che ci inebria aprendo un pacchetto di tè rosso (black) cinese. Per questa caratteristica la pianta fu chiamata inizialmente  Rosa Indica odorata, ma poi ribattezzata Hume’s blush tea-scented China dal nome del  suo primo ‘proprietario’.

Pittore Pierre Joseph Redouté Rosa indica fragrans ovvero Hume’s tea-scented China

 Nel 1810 il vivaio Kennedy, uno dei principali centri inglesi di diffusione  delle nuove piante introdotte dalle colonie, iniziò la produzione della rosa di Hume, la cui fama giunse oltre Manica, alla ormai ex- moglie di Napoleone Bonaparte, Giuseppina Beauharnais che, ritiratasi nel castello della Malmaison (che si trova alle porte di Parigi), si stava dedicando totalmente alla sua passione: le piante, collezionate e coltivate con grande cura nel parco del castello. Giuseppina era molto informata sulle nuove varietà botaniche in arrivo dalle colonie e riuscì a convincere l’ex marito a darle la possibilità di farle giungere dall’Inghilterra, nonostante il blocco navale che l’Imperatore aveva imposto nel 1806. Ogni merce trasportata da vascelli battenti bandiera inglese era bandita dai porti dei domini francesi, tranne le rose destinate alla Malmaison. L’opera di Giuseppina nella catalogazione e conservazione delle sue piante era minuziosa e, per renderle immortali, commissionò al pittore Pierre-Joseph Redouté, di ritrarle tutte. E’ grazie alla sua monumentale opera ‘Les Roses’ se oggi possiamo identificare alcune varietà ormai perdute. 

La Hume’s blush tea-scented China, che ha realmente un lieve profumo di tè, fiorisce in continuazione nel nostro giardino e, oltre ad essere di una bellezza unica, è da considerarsi  la principale capostipite delle Rose tè di cui parleremo nei prossimi articoli.

La mostra di porcellane realizzata da L’ora del tè in Liguria nel maggio 2017

Ricetta Torta di riso della Giannina

La ricetta per l’ora del tè di oggi è un altro grande classico della cucina ligure: la Torta di Riso della Giannina che è una delle proposte della mia cara amica Enrica Ottonello per il libro L’ora del tè in Liguria, Sagep Editori.

Nel libro, oltre a proporre una selezione di grandi classici British, abbiamo aperto i ricettari di famiglia e cercato i nostri piatti del cuore che meglio si potessero adattare ad essere serviti all’ora del tè. L’ambizione di questo lavoro è invitare le persone a ricevere con il tè, usando anche le ricette della tradizione locale e quelle dei propri ricordi più cari. Autrice della ricetta di Enrica è la sua mamma, la mitica Signora Giannina, che ama ricevere i nipoti preparando loro i suoi manicaretti, tra cui questa torta che è, senza dubbio, una delle ricette più popolari del libro. Per accompagnarla, vi consiglio un tè nero Assam.

 Torta di riso della Giannina

Ingredienti

per il guscio:

150 g di farina 00 
50 ml di latte caldo
40 ml di olio extra vergine
un pizzico di sale

per il ripieno:
100 g di riso
750 ml di latte
100 g parmigiano grattugiato
1 uovo
200 g di panna da cucina
Maggiorana q.b.

Preparazione

Preparare il panetto di pasta e metterlo in frigo.
Mettere il latte sul fuoco, salare e, quando bolle, buttare il riso. 
Quando il riso è cotto, lasciarlo  raffreddare nel latte; aggiungere poi l’uovo, il parmigiano, la maggiorana e due terzi della panna. Regolare di sale.

Prendere una teglia dal diametro di 26 cm e ungerla. Tirare la sfoglia sottilissima e preparare il “guscio” per accogliere l’impasto di latte e riso. E’ molto importante che l’impasto risulti abbastanza liquido: solo così, una volta cotta, la torta risulterà molto morbida. Mettere la panna rimasta a ciuffi sopra l’impasto e coprirlo con la sfoglia. Spennellare la superficie con olio e latte.

Mettere in forno a 220°C per una mezz’ora circa.

Il libro si può trovare nelle librerie di Genova o online. Il ricavato sarà usato per finanziare il Roseto di Murta: www.rosetodimurta.it.

Sabrina
9 dicembre 2020
#LOraDelTeInLiguria #IlTèAvvicina

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6 pensieri su “La rosa al profumo di tè

  1. Grazie Sabrina!
    Amo le rose d’istinto senza conoscenze storiche.Tu mi informi da questo punto di vista ed è un grande piacere.
    Comprerò la rosa che hai descritto.
    Spero di trovarla però
    Conosci come potrei acquistarla?
    Una buona giornata
    Teresa

    Piace a 1 persona

    1. Ciao Teresa, ti ringrazio molto per le belle parole. Ti consiglio il vivaio S’orrosa, lo trovi sul web. Il sig. Sergio è un grande conoscitore proprio di rose cinesi e di rose tè e il suo è il vivaio più fornito di rose appartenenti a queste classi. Buona serata.

      Piace a 1 persona

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