Viaggio intorno al tè vi farà conoscere la Medicina Tradizionale Cinese
L’anno scorso ho dato il via, con l’autunno, a spiegare quali tè vanno bevuti a seconda della stagione. Qui trovate il link dei tè da bere in inverno.
Quest’anno Elisa parlerà dell’alimentazione di stagione. Buona lettura e buon #ViaggioIntornoAltè
Barbara
L’inverno secondo la Medicina Tradizionale Cinese
L’Inverno è la stagione dove tutto in natura si ferma, le energie concludono il movimento di raccolta verso l’interno, iniziato durante la precedente stagione autunnale, si approfondiscono e si pongono in uno stato di quiescenza: inizia in effetti il letargo per molti esseri del mondo animale, che rallentano le attività metaboliche e si raccolgono in un sonno profondo. Allo stesso modo le piante rimangono senza foglie, le radici lavorano pochissimo e anche la pianta si addormenta in un certo senso.
Le temperature esterne si abbassano notevolmente e anche se non andiamo in letargo, passiamo più tempo al riparo nelle nostre case.
Dovremmo coricarci presto la sera, e alzarci un po’ più tardi il mattino. È la stagione in cui dobbiamo avere particolare cura del nostro “sistema Acqua” che si esprime nei Reni, come organo e nella Vescica Urinaria, come viscere.
Alimentazione in inverno
Per affrontare al meglio il freddo e sostenere l’organo Rene, la Medicina Tradizionale Cinese suggerisce di avere un’alimentazione che riscaldi e che sostenga il cosiddetto Jing, ovvero, in senso ampio, è l’essenza vitale dell’organismo. Il discorso del Jing è molto ampio. E’ un’essenza, in parte innata e parte acquisita, che va preservata attraverso una sana alimentazione e corretta respirazione. Con gli alimenti assumiamo la loro essenza sottile, ovvero quelli noi occidentali chiamiamo valori nutritivi, producendo il Qi ed sono all’origine della produzione del sangue.
Gli alimenti disponibili nella stagione invernale hanno, guarda caso, le caratteristiche energetiche necessarie per farci affrontare questo periodo:
- riscaldare
- raccogliere e approfondire l’energie
- sostenere il Rene ed il Jing
Riscaldare
Possiamo riscaldare i nostri piatti invernali innanzitutto usando delle cotture che aggiungano una quota di temperatura in più ai cibi che cuociamo e che mangiamo; saranno utili cotture lunghe e a fuoco piccolo (arrostire, stufare), così come le zuppe ed i brodi, serviti entrambi caldi.
Aprire il pasto con una tazza di brodo caldo, anche molto semplice, una tisana aromatica od un bicchiere di acqua tiepida, è in generale un’abitudine di grande utilità e sostegno per il nostro sistema digestivo, ma lo è ancor più in inverno. Bollire e cuocere a vapore sono cotture equilibrate, indicate anche in inverno. In questa stagione si consiglia di cuocere e cucinare il più possibile i propri cibi e di consumare alimenti anche più nutrienti o grassi, oltre che serviti caldi.
Sarà bene evitare cibi freddi come temperatura di servizio, appena tolti dal frigorifero, così come anche troppe insalate, latticini, yogurt o frutta cruda, tutti alimenti che possiedono una caratteristica rinfrescante rispetto al nostro organismo.
Raccogliere e approfondire le energie
Questa qualità può essere raggiunta attraverso l’uso di alimenti che crescono in profondità nella terra (Elemento Yin), quindi tuberi e radici (carote, daikon, rapa navone, rapa rossa, sedano rapa, eccetera). Si tratta anche di frutti compatti, che non possiedono l’esuberanza espansiva di una pianta di zucchine, ma che già nella loro forma sembrano darci un’indicazione di quale sia la direzione privilegiata dell’energia: all’interno e in basso.
Altra categoria che corrisponde a questi requisiti, è rappresentata da quegli alimenti che si “proteggono” entro un involucro: i legumi sono racchiusi all’interno di baccelli, i molluschi all’interno di conchiglie, i semi all’interno di gusci.
Sostenere il Rene e il Jing

Possiamo sostenere il Rene, scegliendo alimenti che abbiano colore scuro o addirittura nero, colore di riferimento della loggia dell’Acqua: riso nero, fagiolo nero, sesamo nero. Il Rene è sostenuto anche da alimenti che ne riproducono la forma, come tutti i fagioli.
Il modo migliore per mettere in atto questi insegnamenti antichi e modernissimi è rifuggire l’eccesso e variare quanto più possibile l’alimentazione. Trasversale a tutti questi aspetti e a tutte le stagioni, è la conoscenza della stagionalità dei prodotti: la terra e l ’uomo rispondono alle medesime leggi di Yin e Yang, e la natura ci fornisce quel che più ci è utile nella stagione di riferimento: sta a noi imparare di nuovo a metterci in ascolto e porci in assonanza con i ritmi delle stagioni.
Ricetta per aprire il pasto: Zuppa di miso
La zuppa di miso preparata i n questo modo ha ottime proprietà disintossicanti da sostanze chimiche, elettromagnetismo o quando dobbiamo sottoporci a cure con medicinali chimici.
Ingredienti principali:
2-3 funghi ShitaKe,
4-5 cm. di alga Wakame,
4-5 cm. di Daikon,
2-3 cucchiai di Miso.
Tenere i funghi in ammollo, intanto, risciacquare l ’alga, tagliare il daikon e qualche altra verdura, per esempio carota, cavolo cappuccio, porro.
Unire i funghi, anch’essi tagliati, dopo avere eliminato i gambi che rimangono duri.
Bollire tutto (circa un litro e mezzo d’acqua) a fuoco lento per circa 20-30 minuti. A fuoco spento unire il miso già stemperato in un poco di brodo. Una volta aggiunto il miso non fare bollire la zuppa.
Nella stagione fredda sarà piacevole e salutare aggiungere un po’ di succo di zenzero ottenuto spremendo la polpa grattugiata di questa radice. Ci preserverà da raffreddori e malanni di stagione.
Consumato come antipasto, prepara lo stomaco a ricevere in modo ottimale il nutrimento di cui necessita il nostro corpo
Elisa Ghisolfi – Alimentazione Energetica secondo la Medicina Tradizionale Cinese – Praticante di Qi Gong Salutistico secondo la scuola del M° Lixiao Ming. Parma
Grazie mille!
Utile
Teresa
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grazie mille anche a te Teresa 😀
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