Ancora matcha? “Meglio cambiare, no?!”

Pensavate che mi fossi dimenticato di voi? Niente affatto! Anche se ora ho aperto un blog tutto mio non è certo mia intenzione smettere di curare la rubrica Un tè al Sol Levante sebbene, per ovvie ragioni, le pubblicazioni si faranno più rade.

Ma torniamo a noi! Consapevole della mia lunga assenza e di essere stato alquanto negligente nello scrivere qualche nuovo articolo, voglio farmi perdonare svelandovi una delle ultime avventure che ho vissuto nel frattempo. Il 7 settembre 2019, come ogni anno, per soddisfare la mia voglia di sperimentare e scoprire novità ho partecipato al Sana 2019, salone internazionale del biologico e del naturale che si tiene a Bologna.

Totalmente ignaro di cosa mi sarebbe aspettato, dopo avere varcato la soglia ho dato uno sguardo ai dintorni e, tra gli stand perfettamente allineati e gli ampi corridoi, i miei occhi si sono illuminati nello scorgere una grande insegna che recava la scritta “Japan”! Ovviamente, mi sono subito lanciato all’assalto…

Giunto alla meta, dopo avere bazzicato tra le varie prelibatezze e prodotti tipici locali in esposizione e degustazione, superato l’iniziale entusiasmo, mi sono presto accorto che, sul retro del bancone c’era… un’intera fila di produttori di tè locali pronti a fare assaggiare il loro tè!

Video foglie sencha immagine 1.jpg

Ho potuto sorbire diverse tipologie di tè giapponesi, tutti magistralmente lavorati e, nella loro semplicità, diversi tra loro: la genuinità del prodotto e la sapienza nipponica si percepivano benissimo non solo attraverso l’alta qualità organolettica ma anche nei gesti lenti, pacati, consapevoli ma precisi con i quali la bevanda veniva preparata e servita. Ciliegina sulla torta, senza ombra di dubbio, è stata l’opportunità di bere un matcha prodotto con l’antico metodo manuale: un’occasione unica, forse irripetibile, che mi ha fatto veramente comprendere la ragione per la quale, spesso, ci si riferisca al matcha stesso chiamandolo “oro verde”.

Grazie a quanto appena descritto, la visita è stata sicuramente soddisfacente ma, invero, non vi ho ancora svelato la cosa più entusiasmante: una vera e propria scoperta, almeno per quanto mi riguarda. La vera chicca della giornata, come dicevo, è arrivata quando ho conosciuto il rappresentante della Ever green tea.

Altri usi delle foglie secche del tè Sencha

Dopo avere saggiato con mano la qualità del loro prodotto, tra una chiacchiera e l’altra, il signore in questione ha afferrato una manciata di foglie di sencha e, con un inglese magistrale, mi ha detto “do you know you can eat them?” (“sai che le puoi mangiare?”). Certo che lo sapevo, d’altro canto, come vi avevo già accennato qui, non ero nuovo alla pratica di riutilizzare le foglie esauste. Bene, immaginatevi la mia faccia quando l’uomo di mezza età che mi ritrovavo davanti, dopo uno sconsolato “uh, ok”, ha aperto la bocca e si è divorato quanto mi aveva appena mostrato… cioè, quella persona aveva appena mangiato davanti ai miei occhi del sencha… “crudo”!!!

Mangiare sencha 2

Chiarito il malinteso e con il mio volto ancora a mezza via tra lo sbigottito ed il meravigliato, il responsabile mi ha spiegato che in Giappone si tratta invece di una pratica piuttosto comune, nella fattispecie tra gli anziani ed i coltivatori di tè i quali, per rinfrescarsi e reintegrare le energie durante il lavoro, sono soliti sgranocchiare qualche voglia di tè di tanto in tanto.

Mangiare sencha 3
A pensarci bene, in Giappone non è così insolito mangiare foglie di varie piante. Uno dei piatti tipici locali, infatti, prevede delle foglie d’acero fritte in tempura.

Detto quanto, il signore mi ha subito offerto una manciata di sencha invitandomi nuovamente all’assaggio. Titubante, ho addentato la prima fogliolina e… magia! “Magico” è l’unica parola che mi viene spontanea per definire quest’esperienza! Il sapore era sì rinfrescante, come annunciato dal mio interlocutore, ma non come avevo immaginato: non somiglia affatto all’effetto istantaneo che offrono la menta o l’eucalipto quanto, piuttosto, un sentore balsamico che sopraggiunge lentamente, a poco a poco, congiuntamente ad un sottile brivido rinvigorente ed accompagnato dalla consistenza croccante che si percepisce sotto i denti. Insomma, come ha esclamato il signore dopo avere notato il mio stupore, “it’s better than a chips, uh?” (“meglio di una patatina, vero?”).

In definitiva, non posso che invitarvi caldamente a provare, anche standovene comodamente a casa, questa esperienza: vale realmente la pena di testare e, in più, ritengo sia un ottimo modo per venire maggiormente a contatto con una tradizione culturale centenaria, sconosciuta ai più, mantenendola viva nel tempo. Ovviamente, prima di approcciarvi a tale pratica, assicuratevi di avere a disposizione un tè giapponese (non necessariamente sencha) di qualità, privo di pesticidi o fertilizzanti.

Un ultimo appunto riguarda le proprietà della nostra amata Camellia Sinensis. Assimilare la foglia per intero, secondo alcuni, apporterebbe appieno tutti i benefici garantiti dalla pianta, senza dispersione di alcune di essi. D’altro canto, risulta necessario fare una precisazione: se, da un lato, masticando direttamente la foglia assorbiremo tutte le sostanze presente all’interno di questa, dall’altro, attraverso l’infusione, saremo in grado di ricavarne solo una parte ma in quantità maggiore se si considera che molte componenti chimiche che caratterizzano il tè sono idrosolubili e, pertanto, verranno rilasciati con maggiore efficacia in acqua.

Mangiare sencha 4

Per oggi mi fermo qui ed attendo un vostro riscontro nei commenti! Come dite? Anche a voi suona strano ed insolito mangiare le foglie di tè così, “al naturale”? Beh, come darvi torto, anch’io subito ero rimasto sconcertato ma, a rifletterci bene, sorbire una tazza del tanto famigerato matcha non è poi la stessa cosa? Eh già, che si tratti di polvere smeraldo o si presenti in tutta la sua genuina bellezza, il tè riesce sempre a stregarci con i suoi mille volti ed il suo verde incanto…

Omar
14 settembre 2019

UnTèAlSolLevante

3 pensieri su “Ancora matcha? “Meglio cambiare, no?!”

  1. Che Dire Omar, effettivamente sentivo la mancanza di un tuo articolo ricco intrigato con curiosità usanze e commenti personali..
    Ma dove trovare questi pregiati tè? Poi bellissimo sarebbe vedere tutti i passaggi lenti e armoniosi della preparazione di un tè Matcha possibilmente in un ambiente tranquillo silenzio che trasmetti pace e serenità.
    Complimenti Omar per me tu rimani una fonte inesauribile di informazioni e curiosità…
    Grazie Katia

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