La tregua di Natale e l’uso del tè durante la Grande Guerra

Viaggio intorno al tè ricorda la tregua di Natale

Chi mi segue sa che al sabato o alla domenica mattina esce un mio articolo, Quest’anno, visto che il giorno di Natale cade di domenica, ho pensato di ricordare la Tregua di Natale avvenuta durante la Prima Guerra Mondiale e questo perché credo di non essere la sola a desiderare che nel Mondo, ovunque c’è una guerra, ci sia almeno una tregua in questi giorni di Festa.

Il desiderio sarebbe che non ce ne fossero più ma questo è quasi un desiderio irrealizzabile, visto gli interessi economici.

Il tè durante la Prima Guerra Mondiale

La Prima Guerra Mondiale iniziò nell’estate del 1914 e finì nel 1918. Noi italiani entrammo in guerra a maggio 1915.

I Paesi della Triplice Intesa ovvero Francia, Gran Bretagna e Russia dichiararono guerra alla Quadruplice Alleanza composta da l’Impero tedesco, l’Impero austro-ungarico, l’impero Ottomano e il Regno di Bulgaria.

Tutti questi popoli erano abituati a bere il che a volte veniva aggiunto al rum. Il più delle volte, venendo preparato lontano, dietro le linee, giungeva ai soldati in prima linea freddo e magari anche con sopra già il ghiaccio. Era, quindi, tutt’altro che una bevanda corroborante.

Prima Guerra Mondiale truppe inglesi bevono il tè

La tregua di Natale

Durante il periodo natalizio del 1914, avvennero vari “cessate il fuoconon ufficiali in varie zone del fronte occidentale, ovvero furono interrotte le ostilità quando i soldati inglesi, francesi e tedeschi, che combattevano nelle Fiandre (Belgio), decisero di fermarsi e di fraternizzare scambiandosi dei regali e di bersi qualcosa assieme.

Il tutto iniziò quando da ogni trincea iniziarono a suonare o a cantare. In seguito cominciarono gli inglesi e i tedeschi, in misura minore anche i francesi, ad incontrarsi nella terra di nessuno per fraternizzare. Colsero l’occasione per seppellire i morti e celebrare comuni cerimonie religiose.

I soldati decisero di giocare una partita di calcio, sport che era ormai famoso in Inghilterra e che stava prendendo piede anche negli altri Paesi. La partita venne giocata nella “terra dei nessuno” nei pressi della citta belga Yrpes. Fu una pace, purtroppo, momentanea perché il giorno dopo la guerra doveva continuare.

Bisogna sapere che la città di Ypres era uno snodo di comunicazione stradale e ferroviario strategico per le forze dell’Intesa franco-inglese contro i tedeschi. Strategico in particolare per i britannici perché era vicino ai porti del Canale della Manica e, quindi, utile per far arrivare i soldati, gli equipaggiamenti, armi e munizioni. Il 22 aprile 1915 i tedeschi usarono per la prima volta le armi chimiche.

Città di Ypres, Fiandre- Belgio
città di Ypres, Fiandre, Belgio

Queste tregue non furono viste positivamente dagli alti comandi e anche i giornali cercarono per giorni di non parlarne.

Grazie agli incontri tra i soldati tedeschi e francesi, dove si scambiavano anche il cibo, un insegnante tedesco, Richard Schirrmann, vide che le persone rimasero amici anche dopo il Natale, e pensò che a tutti i giovani fosse fornito un luogo d’incontro dove conoscersi. Aveva già creato, nel 1912, il primo ostello ma nel 1919 fu il fondatore dell’associazione tedesca degli ostelli della gioventù ovvero della capostipite della Hostelling International e del movimento degli ostelli della gioventù.

Sono sicura che molti di voi conoscono la storia o magari hanno visto il film che ieri sera la RAI ha riproposto “Joyeux Noël – Una verità dimenticata dalla storia“. Per chi non la conoscesse invito a leggere quest’articolo: “Le pietre raccontano” dove si possono leggere anche pezzi di lettere storiche.

Visto l’argomento ho pensato di riportare il capitolo 31 e il capitolo 76 dal libro del Tao Te Chi, ovvero dell’Arte dell’armonia, scritto da Laozi.

Pacifismo taoista

In generale si può dire che le armi
sono strumenti di disgrazia.
Gli esseri naturali dovrebbero evitare di servirsene,
pertanto non dovrebbero far parte delle nostre vie.
Quando il sovrano occupa la posizione che gli è propria onoriamo la sinistra.
Quando usiamo la forza militare onoriamo la destra.
La forza militare è uno strumento di disgrazia.
Non è uno strumento proprio del sovrano.
Bisogna servirsene solo se costretti;
l’atteggiamento migliore è il distacco.

In caso di vittoria la guerra non va considerata una forma d’arte,
perché coloro che l’ammirano come una forma d’arte
gioiscono nell’uccidere.

….

Tolleranza e flessibilità

Da vivi, gli uomini sono teneri e flessibili.
Da morti, sono duri e rigidi.
Da vive, le 10.000 specie di piante e alberi sono tenere e fragili.
Da morte, avvizzite e dure.
Quindi il duro e il rigido accompagnano la morte.
Il tenero e il flessibile accompagnano la vita.
E’ per questo che gli eserciti, se applicano una tattica troppo rigida non vincono.
Quando il legno è forte, l’ascia la spezza.
Ciò che è forte e grande sta in basso.
ciò che è tenero e flessibile sta in alto.

Vi auguro un Sereno Natale con i vostri cari e non dimenticatevi di bere una Buona tazza di tè. #viaggiointornoaltè #tèmozioniamoci

Barbara
25 dicembre 2022

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* immagini reperite nel web con il solo scopo divulgativo

4 pensieri su “La tregua di Natale e l’uso del tè durante la Grande Guerra

  1. Non dimenticare mai. Sulle nostre trincee tra italiani ed austriaci scambio di sigarette, cioccolata, caffè,…piccoli doni, piccoli gesti che scaldavano il cuore. Anche il tempo meteo, freddo e umido aiuta a far pensare per non dimenticare. Buona settimana.🤗❤👋👋

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