Si salpa verso il Sol Levante: levate… i coperchi!

La Kyūsu, come saprete, è forse la teiera più utilizzata dai giapponesi per infondere il tè. Essa si compone essenzialmente di un corpo principale, solitamente dalla forma leggermente appiattita e circolare, un manico posto

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Non sono un tè vecchio, sono “aged”!

Non è necessario approfondire di molto la propria conoscenza in materia per capire una cosa: il tè acquistato deve essere consumato altrimenti, con il passare del tempo, i suoi aromi tenderanno a sfumare rubati dall’aria, dall’umidità e dal calore.

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“Morte di un maestro del tè” (Yasushi Inoue)

Il “giallo” del tè giapponese

“Il maestro Rikyū era un uomo davvero unico e straordinario. Nessun chajin al mondo potrà mai competere con lui, nessuno potrà mai oscurare la sua grandezza. Egli seguiva la sua strada in completa solitudine. Officiava il rito del Tè da solo. È stato lui a fare del cha no yu una vera e proprio forma d’arte e non più un semplice passatempo. Ma infine non ne ha fatto un luogo zen, bensì un luogo dove compiere seppuku.”

(Morte di un maestro del Tè, Yasushi Inoue, 1981)

Non faccio mai “di tutta l’erba un fascio” ma posso affermare con buona certezza che la maggioranza dei tea-lovers che ho conosciuto, più o meno direttamente, condividono un tratto in comune: la passione per la lettura. Poco importa il genere letterario: pare proprio che l’amore per la “bevanda ambrata” e quello per la letteratura siano destinati ad andare a braccetto e, d’altro canto, capolavori come “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” (Lewis Carrol, 1865) o il più recente romanzo di ampio successo “Il profumo delle foglie di tè” (Dinah Jefferies, 2016) sugellano definitivamente questa unione.

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Ancora matcha? “Meglio cambiare, no?!”

Pensavate che mi fossi dimenticato di voi? Niente affatto! Anche se ora ho aperto un blog tutto mio non è certo mia intenzione smettere di curare la rubrica Continua a leggere “Ancora matcha? “Meglio cambiare, no?!””

La “via del tè” tra qualità e prezzo

Sembrava un giorno come tutti gli altri: mi sono alzato di buon’ora, ho fatto la mia consueta passeggiata mattutina immerso nella natura, sono rincasato e, dopo essermi dato una rinfrescata, come sempre, mi sono avvicinato al bollitore per concedermi la mia coccola quotidiana, la prima tazza di tè della giornata. Probabilmente avrei optato per un tè cinese in quanto le mie scorte di quello giapponese erano agli sgoccioli: ecco allora che mi sono avvicinato alla dispensa e, rovistando in cerca di ispirazione, è saltato fuori, come d’incanto, un ultimo sample (campioncino) di tè del Sol Levante. Chi se lo aspettava? Avevo completamente dimenticato di averlo ma non poteva essere un caso se era ricomparso proprio ora, qualcosa mi diceva che quello era il momento giusto.

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