Viaggio intorno al tè vi porta a scoprire il tè pregiato Da Hon Pao e la tradizione del “risveglio degli insetti ibernati”.
Chi mi segue da anni avrà notato che mi piace parlare delle tradizioni e queste hanno anche un legame con i monaci buddisti o taoisti.
Chi avrà letto questo mio articolo saprà che anni fa ho frequentato un corso di Naturopatia Umanistica e il Maestro, Pino Ferroni, ci aveva insegnato, oltre a queste materie (Bioenergetica, la Gestalt, basi di Medicina Tradizionale cinese e di filosofia taoista). anche le ginnastiche taoiste che chiamava “Draghi e Deva”. Draghi perché il Drago rappresenta l’uomo e molti nomi degli esercizi contengono la parola Drago o Tigre (il maschile e il femminile, lo Yin e lo Yang). I Deva rappresentano, secondo i buddisti, l’abitante del cielo. I Deva sono composti in 12 esercizi ad opera del taoista Chi Yen To Yan vissuto nel periodo Tang (618-907).
Il tè e il risveglio degli insetti e i 24 periodi stagionali
Dopo un attento studio dei saggi Taoisti tra le relazioni Cielo, Uomo e Terra nacquero gli esercizi che considerati Ginnastica medica ed è legata ai punti dell’Agopuntura e al massaggio Tuina.
Le ginnastiche taoiste e buddiste sono composte da varie forme che danno luogo al Qi Gong, pratica psicocorporea. Tra questi abbiamo il più famoso che è il Tai Qi ma alcuni di voi avranno sicuramente sentito anche parlare del Pa Tuan Chin o Otto pezzi di broccato. Questi esercizi risalgono al periodo Han ad opera del taoista Zen Yon Chi e aiutano a rinforzare muscoli e ossa. Il medico chirurgo Wu Chin Hsi creò la ginnastica dei cinque animali (tigre, orso, cervo, scimmia ed uccello) che aiuta a stimolare la circolazione del sangue, dell’energia, rilassano le giunture, i muscoli e donano serenità. Aggiungo come tutti gli esercizi di Qi Gong. Questi esercizi sono stati poi ripresi dai monaci Shaolin e applicati nella forma della difesa personale.
I cinesi hanno calcolato un calendario solare stagionale diviso in 24 periodi, di circa 15 giorni ciascuno, legati alle fasi lunari. Questo calendario regola i lavori nei campi, alcune feste, gli esercizi stagionali, i segni zodiacali, i canali dell’agopuntura e la dietetica stagionale. La cosa non vi dovrebbe sorprendere perché anche noi abbiamo il calendario per il lavoro nei campi e, una volta, seguivamo anche noi un’alimentazione di stagione.
Gli esercizi stagionali servono per mantenere la salute e furono creati, sotto la dinastia Song (960-1270), il periodo d’oro del tè, da Chen Xiyi, praticante taoista, astrologo e filosofo della provincia di Anhui. In questa provincia vengono prodotti questi tè: tè rosso Keemun, i tè verdi Chun Mee, Huangshan Mao Feng, Taiping Hou Kui. Questi esercizi servono ad armonizzare le energie dell’uomo (microcosmo) con il mutare delle energie dell’Universo (macrocosmo) che si manifestano con le fasi lunari e le diverse stagioni prevenendo i malanni di stagione. Tutti sappiamo come influisce la Luna sull’uomo e sulla natura.


Tra gli esercizi di stagione abbiamo quello del “risveglio degli insetti ibernati” che corrisponde anche ad un periodo preciso nell’ambito del tè e al lavoro nei campi che va dal 6 al 22 marzo. In pratica sta a significare che la terra si sveglia dal letargo invernale grazie all’aumento delle temperature e un aumento delle precipitazioni. E’ un momento molto importante per le attività agricole.
L’esercizio aiuta a combattere la secchezza che produce il vento che abbiamo in questo periodo e che attacca il fegato ed i polmoni e che può causare secchezza della bocca, naso che sanguina, mal di gola, mal di testa, infiammazione delle gengive, perdita d’appetito, intolleranza alla luce e lombalgia. Se vi sembra strano tutto ciò provate ad osservare quello che succede nel vostro corpo se siete esposti al vento di questo periodo.
Il “risveglio degli insetti ibernati” è dunque il risveglio della natura e nella montagna Wuyi, di cui vi ho parlato nell’articolo sugli oolong, ogni anno in Cina il funzionari locali organizzano delle persone per gridare alla montagna, dove c’è l’albero madre del tè oolong Da hong pao, per far risvegliare la natura.
Si tratta della piantagione del tè reale della dinastia Yuan. Questa dinastia, costituita dal mongolo Kyblai Khan, regnò dal 1279 al 1368. Il regno di Kyblai Khan raggiunse una vastità senza precedenti e diventò il primo imperatore a non essere del gruppo etnico Han. In questo periodo il tè Wuyi era il preferito dai sovrani e diventò tributo per l’imperatore.


Tè Da Hon Pao
La produzione del tè Da Hon Pao è limitata e questo lo rende molto costoso ed è per questo che viene definito il re del tè. Il suo nome significa “grande mantello scarlatto”. E’ un tè di roccia ad alta ossidazione.
La leggenda racconta che la madre di un imperatore della dinastia Ming (1368-1644) fu guarita da una malattia grazie a questo tè. L’imperatore grato inviò un grande mantello per proteggere i cespugli durante l’inverno.
Un’altra leggenda racconta che un ufficiale del re si ammalò e i dottori non riuscivano a curarlo. La notizia giunse ai monaci della montagna di Mo Yi i quali portarono le foglie di un tè da far bere. L’ufficiale si rimise in salute e l’uomo, in segno di gratitudine, appese il suo mantello rosso, indossato solo dagli ufficiali del re, sulle piante.
Sei, alcuni dicono quattro, di questi cespugli di tre diverse varietà, esistono ancora. Solo tea masters autorizzati possono raccogliere in primavera i nuovi germogli dalla pianta madre che produce solo 400 gr di tè. Il tè fatto dalla pianta madre è riservato a ospiti speciali.
Negli ultimi quattrocento anni, viene coltivato il tè Da Hon Pao dai cespugli riprodotti dalla pianta madre.
Ringrazio wuyiorigin per l’uso delle foto sulla Festa del risveglio degli insetti.
Buon #ViaggioIntornoAlTè
Barbara
7 marzo 2023
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Grazie Barbara per questo rilassante ed interessante viaggio. Il Rispetto per i germogli madre 😍e per gli animali, le quattro stagioni, il risveglio della Natura, il saper Sentire il proprio corpo e ciò che ci circonda. Seguo la Luna e le sue fasi per il taglio dei capelli (dalla parrucchiera fisserò l’appuntamento da domani in poi-Luna Calante), per la semina dei fiori, per il taglio delle piante … mi ricordo mamma più “fiscale”😊 di papà per quanto riguarda l’orto/il giardino: attendere la Luna calante (“sotto terra”) per le piante che devono radicare bene, Luna crescente (“verso il Sole”) per quelle che devono produrre “foglie” commestibili. Buona giornata!👋👋
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Elisabetta grazie mille per la tua bellissima testimonianza 😀. A me viene in mente quando mio padre imbottigliava il vino aspettava una tipo di luna.
Rispetto della natura e degli animali sempre 🌷
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Bellissimo!
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Felice che sia piaciuto 😃
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Ciao Barbara, tutti i tuoi articoli sono affascinanti ma questo, per me, ancora di più. Questa interazione con la natura, che qui abbiamo praticamente perso, è qualcosa di fondamentale. Evviva gli insetti svegli 🙂
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Ciao Paola, grazie per questo tuo bellissimo commento 🙏 Nel mio piccolo cerco di divulgare la cultura del tè a 360° e sono felice quando trovo chi sa apprezzare anche questi articoli. Evviva gli insetti svegli 😊
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