Tè nero Earl Grey tra storia e leggenda

Viaggio intorno al tè vi porta a scoprire la storia e la leggenda del tè nero Earl Grey

Il tè Earl Grey è un tè nero aromatizzato al bergamotto ed è uno dei tè più famosi al mondo. Ci sono varie leggende, supposizioni e anche un po’ di storia.
Come dicevo si tratta di un tè aromatizzato al bergamotto.

Origine degli agrumi

Mappa origine agrumi

Le zone d’origine degli agrumi sono le regioni tropicali e subtropicali del Sud-Est asiatico, del Nord-Est dell’India, della Cina meridionale, della penisola indocinese e dell’arcipelago malese. Da qui, attraverso i mercanti, partì la diffusione negli altri continenti.

La maggior parte degli agrumi coltivati oggi appartengono alla famiglia delle Rutaceae, della sottofamiglia delle Aurantioideae e del genere Citrus.

Bergamotto

Il bergamotto è l’incrocio tra il limone e l’arancio amaro ed entrambi sono originari del Nord-Est dell’India, ovvero dalle pendici della catena Himalayana e la Birmania. Altri dicono che derivi dal cedro originario dell’India.

Il limone a sua volta è l’incrocio tra l’arancio amaro e il cedro, anch’essi originari dell’India. Vi sono tracce d’utilizzo del limone già in epoca romana ma non ne abbiamo per quanto riguarda le coltivazioni e quindi sicuramente arrivava in Europa attraverso i mercanti. Le prime coltivazioni in Sicilia iniziarono intorno all’anno 1000-1100 grazie agli arabi.

Rapporti commerciali tra Oriente e Occidente

I primi rapporti commerciali permanenti si stabilirono grazie alle conquiste di Alessandro Magno (nato nella regione Macedonia in Grecia nel 356 a.C. e morto a Babilonia in Mesopotamia, l’attuale Iraq, nel 323 a.C.) quando invase l’Asia Minore, l’Egitto, la Persia e arrivò fino al confine con l’India. In una di queste campagne militari permisero ai botanici, che erano al seguito dell’esercito, di conoscere il cedro e di giungere quindi in Grecia. Da qui giunse a Roma e Virgilio (70-19 a.C.) lo citò nelle “Georgiche”, opera riguardante la vita in campagna.

Mappa diffusione agrumi

L’arancio amaro, il limone e il pummelo giungono in Occidente passando attraverso l’Egitto e il Nord Africa e fino a raggiungere la penisola Iberica e la loro notevole importanza in Andalusia.
Quando e dove ha avuto origine il bergamotto non sono riuscita a trovare traccia se non del nostro prodotto nel Sud d’Italia.

Il Bergamotto italiano

C’è chi dice che il bergamotto sia originario di Bergamo, da cui sembrerebbe derivi il nome. Altri dicono che sia originario della Calabria e, in particolar modo, nella provincia di Reggio Calabria. Altri sostengono che sia originario della Grecia, delle Isole Canarie o della Spagna, e in particolar della città di Berga, da dove sarebbe stato importato da Cristoforo Colombo di ritorno dalle isole Canarie. La presenza del bergamotto in Calabria sarebbe stata accertata fin dal XV secolo.

Per secoli la pianta di bergamotto è stata utilizzato perlopiù nei giardini delle famiglie aristocratiche, a partire dai Medici, a scopi ornamentali.
L’estrazione della sua essenza si ha a partire del 1750. Inizialmente avveniva in maniera manuale per poi passare nell’ottocento a livello industriale. Il 90% della produzione mondiale è nella provincia di Reggio Calabria e una minima parte in Costa d’Avorio introdotto dai francesi durante il periodo coloniale.

Non sono riuscita a trovare informazioni se è stato il nostro bergamotto ad essere utilizzato per la produzione del Tè Earl Grey. Ho, invece, trovato questa notizia sull’Acqua di Colonia che non sapevo e che desidero condividere con voi.

Il bergamotto e l’Acqua di Colonia

Acqua di Colonia

Vi starete chiedendo che cosa centra l’acqua di Colonia con il bergamotto? L’uso dell’essenza di bergamotto si deve ad un italiano, Gian Paolo Feminis, che emigrò nel 1680 nella città tedesca di Colonia è formulò l’Acqua admirabilis utilizzando, insieme ad altre essenze, anche quella estratta manualmente dalla scorsa del frutto di bergamotto.

I Farina, eredi di Feminis, nel 1704 la brevettarono dando il nome della città e nacque l’Acqua di Colonia.

Conte Charles Grey

Charles Grey

Charles Grey (1764-1845) fu un aristocratico inglese eletto al Parlamento all’età di 22 anni. Sposò l’irlandese Mary Elizabeth Ponsonsby. La menziono perché esiste un tè che si chiama Lady Gray aromatizzato al bergamotto e alla lavanda.
Nel 1807 ottenne il titolo di conte, in inglese Earl, quando suo padre morì e divenne membro della “Casa dei Lords”. Charles Grey, secondo conte di Grey, divenne Primo Ministro del Regno Unito dal 1830 al 1834. Fu fautore dell’emancipazione dei cattolici nel Regno, della Grande Riforma del 1832 e della abolizione della schiavitù del 1833.

E’ interessante notare che il monopolio dei commercio con la Cina, da parte della Compagnia Inglese delle Indie Orientali, finì sempre nel 1833 mentre lui ricopriva la carica di primo ministro. Se volete saperne di più sulla compagnia inglese ecco il link Il commercio del tè con l’Oriente.

Leggende sul tè Earl Grey

Alcuni dicono che abbia salvato la vita di un mandarino cinese o addirittura il figlio del mandarino e gli sia stato regalato il tè come riconoscenza. Peccato che Charles Grey non sia mai andato in Cina.

Altri ipotizzano che il tè sia stato dato a Lord Grey come dono per l’apertura delle rotte commerciali del tè abolendo il monopolio della Compagnia delle Indie Orientali sulle importazioni di tè. Sarebbe da verificare se e quando il bergamotto abbia raggiunto la Cina, visto che è originario dell’India.

Altra ipotesi e che, secondo la tradizione della famiglia Gray il tè veniva miscelato da un mandarino cinese, in particolare per Lord Grey, con l’olio di bergamotto per compensare la durezza dell’acqua a Howick Hall nel Northumberland.

È più probabile che Gray, ad un certo punto, abbia acquistato o che gli fosse stato dato un tè cinese di alta qualità che, una volta esaurito, aveva provato a riprodurlo aggiungendo olio di bergamotto. All’epoca, in Inghilterra, non era raro che i tè più economici fossero aromatizzati con il bergamotto nel tentativo di imitare i più costosi tè della Cina.

Per quanto riguarda la sua fama, la miscela di Earl Grey era presumibilmente usata da Lady Grey quando si intratteneva a Londra ed è così che divenne così popolare.

Un’altra possibilità potrebbe essere quella che il tè, durante i viaggi, sia entrato a contatto con dei bergamotti magari quelli calabresi destinati a fare l’acqua di Colonia.

Il tè Earl Grey aromatizzato al bergamotto

Sicuramente in quel periodo storico la Cina non produceva tè aromatizzati al bergamotto. I cinesi per tradizione usano profumare per contatto i tè. Tipici tè profumati sono quelli al Lychee, al gelsomino, alla rosa.
Sappiamo che nel XVIII e XIX secolo il tè veniva adulterato. Una volta che il tè raggiungeva l’Inghilterra i venditori al dettaglio aggiungevano foglie o parti di altre piante e coloranti per imitare il tè. In Cina, ad Anhui, per soddisfare l’esigenza dei mercanti occidentali che richiedevano il tè di colore verde intenso, si tingevano le foglie di blu di Prussia e gesso.

Sappiate che possiamo trovare sul mercato tè Earl Grey principalmente tè aromatizzati artificialmente. Quando viene aromatizzato in maniera naturale troverete scritto “olio di bergamotto” o “essenza di bergamotto”. Quello naturale ha un sapore più delicato ed è molto difficile da trovare.

C’è una diatriba tra la ditta Twining che dice che nel 1832 Richard Twining preparò un tè aromatizzato al bergamotto e la ditta Jackson’s of Piccadilly dice che introdusse questa miscela nel 1836. Il dizionario inglese Oxford, nel 2012, disse che il primo riferimento del tè al bergamotto fu trovato nel 1824. A questo punto non mi resta che concludere di bere una buona tazza di Earl Grey scegliendo la leggenda che più vi piace e/o chi fu per primo a commercializzare il tè e accompagnarlo da una buona fetta di torta alla crema di arance.

Buon #viaggiointornoaltè e #tèmozioniamoci
Barbara
15 aprile 2019

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* immagini reperite dalla rete

18 pensieri su “Tè nero Earl Grey tra storia e leggenda

  1. Ciao! Articolo come sempre interessantissimo!
    Una domanda: nel mio tè Earl Grey c’è scritto: aroma naturale di bergamotto. Siccome non è nessuna delle diciture che hai nominato tu, significa che paradossalmente è artificiale?
    Grazie!

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