“Tè e dintorni” presso Il giardino di Francesca a Perugia

Lo scorso sabato 6 ottobre ho tenuto un bellissimo evento sulla cultura del tè in Cina presso “Il giardino di Francesca” a Perugia. 

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Sono stata invitata da Annamaria e da Pietro e ve ne avevo parlato in Il tè presso il Giardino di Francesca a Perugia.

Ho ricevuto una bellissima accoglienza e ho trovato un bellissimo allestimento di servizi da tè in porcellana europea, infatti erano esposte tazze in Bone china della Richard-Ginori, in porcellana francese di Limoges e in porcellana tedesca.

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Io ho allestito il mio tavolo con il servizio da tè cinese quello del Gong Fu Cha in finissima porcellana cinese.
Sul tavolo ho trovato una bellissima borsetta artigianale giapponese.
Per preparare il tè, visto che hanno partecipato ben 18 persone, ho utilizzato delle comode teiere occidentali in vetro e delle tazze in stile giapponesi comode in quanto sono pratiche per le degustazioni.

Ho fatto degustare due tè cinesi: un tè verde e un tè rosso abbinati alla ricotta di pecora sarda e a una ciambella tipica.

Pietro mi ha fatto un video #Tèmozioniamoci. Buona visione 🙂

Anna maria ha fatto trovare ad ogni ospite un pensiero sul tè

Tè e dintorni

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Culla del tè, la Cina ha inventato l’arte di servire questa bevanda attribuendole il valore del rito.
Offrire una tazza di tè è, ancora oggi, simbolo di amicizia e di ospitalità.

In Asia si diffonde seguendo la via della seta e subito ogni paese inventa un proprio modo di assaporare questa bevanda.

In Afghanistan e Iran lo bevono seduti per terra a gambe incrociate, nelle tende da tè (tchakhan) con abbondante zucchero.

In Tibet il tè è verde e leggermente salato da un’aggiunta di latte di capra o burro di yak. Contro la malasorte è in uso colmare la tazza sino all’orlo.

In India, i venditori ambulanti servono il tchai in ogni angolo, per poche rupie, lo offrono in tazze di terracotta da rompere dopo l’uso.

In Kashmir aggiungono mandorle tritate.

In Marocco si beve bollente con menta fresca, nel tipico bicchiere decorato.

In Russia è forte e molto caldo: l’acqua bollente è sempre pronta nei samovar in argento.

Le grandi capitali europee trasformano il rito del tè nella sofisticata arte del ricevere. Nel settecento esplode la moda del tè. Tra i nobili nessuno può farne a meno e diventa un simbolo di eleganza e di prestigio. La bevanda orientale ha un costo talmente elevato, che teiere e tazze hanno dimensioni minute e, rispettando il canone, si presentano senza manico.

Un bevanda dalle origini millenarie che racchiude in sé il fascino del tempo.

Anna Maria ha fatto trovare anche questo pensiero tratto dal libro:

Candido o l’ottimismo” di Voltaire del 1759:

“Ciò nonostante bisogna coltivare il nostro giardino”

La frase che Voltaire fa dire a Candido rappresenta un importante insegnamento di vita.
Una perla di saggezza, un messaggio universale per l’uomo di ogni epoca.
Ognuno deve dedicarsi, nel suo piccolo, a semplici attività quotidiane. A seconda delle proprie capacità, ogni funzione umana svolta bene è un rimedio al pessimismo. Solo così l’uomo potrà raggiungere quella felicità fatta di piccole cose a cui aspira. L’uomo deve trovare un equilibrio interiore, attraverso una vita semplice, godendo delle gioie di ogni giorno frutto dell’affetto di chi gli è vicino.
Anna Maria B.

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Non mi resta che ringraziare ancora Anna Maria B. per avermi contattata, Pietro F. per aver messo a disposizione la sua casa e tutti i partecipanti.

Buon #viaggiointornoalte

Barbara
7 ottobre 2018

6 pensieri su ““Tè e dintorni” presso Il giardino di Francesca a Perugia

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