Viaggio intorno al tè vi porta alla scoperta della bustina di tè e dell’arte con una bustina di tè
Nel 2015 Ruby Silvious, disegnatrice grafica filippina, che vive a New York, ha pubblicato “363 Days of tea“, ovvero “363 giorni di tè“, un diario-grafico utilizzando le bustine da tè quelle classiche con il filo e l’etichetta. Ma quando nascono le bustine da tè?
Nascita della bustina di tè

Nel 1901 due signore Roberta C. Lawson e Mary Molaren di Milwaukee (Wisconsin – USA) brevettarono le loro “sostegno per foglie di tè”. Essi le inventarono, come scrissero nella registrazione del brevetto, per agevolare la preparazione di una singola tazza di tè, dovendo se no usare la teiera e riducendo così lo spreco di foglie. Aggiunsero spiegando che la bustina serviva per tenere assieme le foglie di tè in modo che non finissero in bocca di chi beveva e che la bustina, fatta di tessuto, non doveva essere troppo stretta in modo da permettere all’acqua di circolare tra le foglie di tè per consentire una corretta infusione.
Nel 1908 un commerciante del tè americano Thomas Sullivan inviò a dei suoi clienti dei campioni di tè racchiuso in bustine di seta non pensando che loro l’avrebbero messe direttamente nell’acqua calda. Una volta provato, trovandole più comode per preparare il tè, fecero l’ordine di tè in sacchetto. Sullivan passò dalla seta alla garza, come le due signore, perchè la trama era più fine e perfetta per un’infusione migliore.
Nella foto qui sotto potete vedere l’evoluzione delle bustina di tè da parte di Thomas Lipton , il quale nel 1952 fu il primo a scrivere le istruzioni per preparare il tè nella confezione del tè in bustina e inventò la bustina “flo-thru“, ovvero a soffietto che assicura un infuso più veloce e dal gusto più forte.


Da allora i materiali sono cambiati e si possono trovare in mussola di cotone, in carta da filtro, una speciale splastica per uso alimentare. Anche le forme continuano a cambiare: rotonde, rettangolari, piramidali.
Inizialmente le bustine venivano cucite a mano, poi a macchina e recentemente termosaldate.
Tea bag art. L’arte del tè in bustina
C’è, come vi scrivevo all’inizio, che ha deciso di trasformare le bustine di tè rettangolari in vere opere d’arte. Ruby Silvious ha inizialmente pubblicato “363 Days of tea“. Qui potete vedere il suo sito https://www.rubysilvious.com/
Ecco alcune delle sue opere:
Buon #viaggiointornoaltè
Barbara
2 giugno 2018
che bellezza! Sei una fonte inesauribile, grazie barbara!
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Prego Lucia. L’argomento mi era stato segnalato la stessa settimana da mio padre e da #Maninmente http://www.maninmente.com
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Con te si imparano sempre cose nuove. Grazie Tesoro
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Grazie mille Fara 😊🌹
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Grazie per la storia delle bustine. E’ sempre affascinante conoscere la storia, l’origine, l’ideatore di questo o quel prodotto. E poi … magnifici i dipinti. Opere d’arte mignon.Bellissime. Non farmi tentare: se riciclo anche le bustine…altro che ventiquattro ore deve durare un giorno!!! 🙂 Buona settimana.
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La storia è importantissima per capire tante cose😊 . Per fortuna che non sono capace a dipingere, se no le ventiquattrore non basterebbero no 😉
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Non conoscevo l’arte nelle bustine del tè, sono delle miniature splendide. Grazie Barbara bell’articolo
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Mi fa piacere 😊 Prego 😄
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Interessante l’origine delle bustine di tè e anche scoprire che persone fanno dei capolavori. Grazie
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Si è tutto molto interessante. Grazie mille Carla 😀
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