Perchè beviamo il tè?

Il tè negli ultimi anni è sicuramente di moda grazie anche a certe riviste o libri che ne parlano. Peccato che molti di questi articoli e libri usciti fino a

qualche anno, a parte alcune eccezioni, sono tutti dei gran copia ed incolla e anche di informazioni sbagliate. Poi si trovano persone che tengono corsi o incontri sul tè che specificano di essere “dottore/ssa” senza menzionare il tipo di laurea, come se questo aggiungesse valore a quello che diranno, come se un naturopata o una ragioniera non avesse le competenze per parlarne…. magari queste ultime figure, come è il mio caso, ha frequentato corsi sul tè.
Gli errori tipici sono sui termini ossidazione e fermentazione, sui colori dei tè e la “famigerata” teina/caffeina.

Un errore tipico sul colore è dato dal fatto che si continui a chiamare come “rosso” l’infuso di rooibos o, recentemente ho visto su internet, anche il tè nero fermentato cinese, il Pu ‘Er. Aiuto …. mi viene proprio da dire “C’è chi da i numeri e c’è chi da i colori”…
Bisogna “ringraziare” gli inglesi se è nata tutta questa confusione sui nomi dei tè. Infatti, per capire il mercato e la cultura del tè in Occidente bisogna conoscere la storia di questa bevanda oltre che il termine inglese “tea“. Infatti, molti sono convinti che il tè sia un’erba essiccata, una miscela di spezie o un miscuglio di fiori o frutti essiccati.
Come ho scritto in un mio articolo Che cosa significa la parola TEA, la cui fonte è stato il dizionario inglese, la parola “tea” ha tanti significati e, purtroppo, grazie al marketing e alla non conoscenza dell’inglese che viene chiamato erroneamente il Rooibos tè rosso. Il Rooibos è un infuso di una leguminosa e non della Camellia Sinensis. Da questa pianta sempre verde, della famiglia delle Theaceae, si ottiene sempre un “infuso”, chiamato .  Grazie a processi di lavorazione, che non vengono impiegati per nessun altro prodotto agricolo, derivano migliaia di tipi di tè diversi.

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Vorrei anche dire che vi è un’importantissima distinzione che viene fatta tra noi occidentali e gli orientali. Per gli asiatici il tè è uno stile di vita mentre per noi occidentali viene considerata una merce, ovvero un prodotto venduto per ottenere ricchezza.
Poi vi è l’altra differenza di vedere il tè come una bevanda piacevole da bere, sia soli che in compagnia, e scoprirne i vari sapori, e quelli che lo bevono perché hanno letto o sentito dire che aiuta a dimagrire, contiene le catechine, vitamine ecc ecc.

Il tè ha una sua storia, proviene da zone specifiche di produzione e ha una sua cultura. E’ la stessa cultura che ci permette di capire come preparare una tazza di tè per trarne piacere nel berlo e per evitare di assumere tanta teina. L’effetto di questa molecola contenuta nel tè è diversa rispetto alla stessa contenuta nel caffè.

Per voi che cosa è il tè? Fatemi sapere qui sotto 🙂

Non mi resta che augurarvi buon #ViaggioIntornoaltè

Barbara

22 aprile 2018

18 pensieri su “Perchè beviamo il tè?

  1. perché il tè è un viaggio, è in grado di dischiudere un mondo di sensazioni ed emozioni, perché il tè stimola soprattutto l’olfatto, il nostro senso primordiale legato intimamente ai ricordi

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      1. Dipende dal momento. Posso sorseggiarmi un Da Hong Pao o un Tie Guan Yin. Quest’ultimo è il mio tè preferito per motivi prettamente sentimentali tradizionali, l’arte marziale che pratico è stata attribuita a quella dea 😀

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