Viaggio intorno al tè vi fa scoprire il tè Matcha
Il tè non è sempre stato bevuto come lo beviamo oggi. Durante la Dinastia Song (960-1279) il tè raggiunge l’apice della sua cultura.
Il tè in questo periodo si presenta compresso in panetti rotondi con i disegni del drago e della fenice. Il tè non viene più fatto bollire, come durante la Dinastia Tang (618-907), ma si crea il concetto d’infusione.
Il tè compresso veniva macinato con il mortaio a pietra per due volte. La polvere molto fine veniva messa in una ciotola, l’acqua calda veniva versata sopra e miscelato il tutto con un frustino, lo chasen.
Cominciano le competizioni di abilità nella preparazione del tè e nell’arte di servirlo. C’erano anche degli esperti in valutazione del tè e vinceva chi faceva una schiuma consistente e densa.
Queste competizioni diedero l’impulso alla produzione di vasellame da tè, tazze smaltate di nero, e aumentano gli accessori.
In questo periodo i monaci giapponesi si recavano in Cina a studiare Buddismo e rientrarono in madrepatria con semi di tè e l’arte di servirlo.
Ancora oggi la cerimonia del tè giapponese, Cha No Yu, si basa sulla tecnica di preparazione con tè in polvere e frustino che era in voga all’epoca della dinastia Song.
Per saperne di più ecco il link sul Tè Matcha
Barbara
26 gennaio 2015
Un pensiero su “Matcha il tè in polvere e sbattuto”